rassegna stampa roma

La Roma ha carattere e si prende l’applauso di Totti con la cravatta

Di Francesco: "E’ stata la classica vittoria sporca, avevo chiesto una vittoria di carattere e mi è stata data. Abbiamo fatto una grande partita difensiva"

Redazione

Che molte cose nella Roma siano cambiate e stiano tuttora cambiando lo si capisce da certi dettagli che sempre lì convergono. Sulla figura di Francesco Totti che, per la prima volta in vita sua, probabilmente è entrato in uno stadio indossando giacca e cravatta blu. Decine di fotografi invece di rivolgersi al campo, gli “Azzurri d’Italia” a Bergamo, si sono così voltati verso la tribuna autorità e hanno colto l’immagine dell’ex campione in divisa sociale seduto tra Monchi e Baldissoni, e dunque di fatto inquadrato ufficialmente come dirigente, come scrive Bocca su La Repubblica.

È un po’ un’epoca che cambia, un altro ennesimo passaggio di consegne all’interno di una squadra che deve e vuol lottare per lo scudetto ma lo fa alla sua maniera, in un estenuante cambiamento continuo. Intanto però la stagione per la Roma è ricominciata bene, tenendo testa alla vittorie di Juventus e Napoli. È stata una vittoria meno brillante, sicuramente più sofferta, ma indiscutibilmente più vera, proprio perché l’Atalanta è ancora la squadra sorpresa del campionato, vola sulle ali dell’entusiasmo, si prepara al debutto europeo. E anche se parecchi dallo scorso anno sono andati via, nuovi sono arrivati e Gasperini comunque ha attrezzato una squadra di notevoli marcantoni che corrono e giocano.

Eusebio Di Francesco ha tirato un sospiro di sollievo alla fine di un periodo veramente complicato - il culmine nel tracollo di Vigo - con le prime nubi che già si addensavano sulla sua testa. C’è stato talmente tanto batticuore che ha persino sfasciato un seggiolino: "Spero non me lo facciano ripagare» ha scherzato."E’ stata la classica vittoria sporca, avevo chiesto una vittoria di carattere e mi è stata data. Abbiamo fatto una grande partita difensiva. Lo scetticismo bisogna accettarlo, ci sono momenti in cui sei incudine e altri in cui sei martello".

Soddisfatta della sua partenza, la Roma insomma è contenta di non aver sfigurato di fronte a Juventus e Napoli. La partita di Bergamo era decisiva per non avvelenare ulteriormente il clima e non appesantire le critiche per un’estate di calciomercato più salata del previsto. I sostituti di Rüdiger e Salah di fatto non sono ancora arrivati, e infatti i problemi offensivi anche a Bergamo si sono visti: Dzeko abbastanza isolato, Defrel e Perotti sembrano abbastanza provvisori ma non si capisce fino a quando.