L'opera di persuasione sui 5S contrari, l'apertura del Pd e della Lega. I prossimi step di un inter avviato ormai 8 anni fa e andato avanti a strappi, tra annunci, inchieste e rinvii. La partita di Tor di Valle pare avviarsi alla chiusura. E ora si gioca su tre tavoli: il fronte interno grillino, gli abboccamenti con le opposizioni e il lavoro dei tecnici. L'obiettivo della sindaca Virginia Raggi è arrivare alla posa della prima pietra entro giugno 2021, in piena campagna elettorale. L'impresa, scrive Lorenzo D'Albergo su "La Repubblica", seppur difficile, è ancora possibile. I cantieri potrebbero ottimisticamente partire ad aprile. Prima, però, vanno sciolti i dubbi dei 5S.
rassegna stampa roma
La partita del nuovo stadio fra veti 5 Stelle e l’apertura del Pd
Dopo il via libera tecnico, ora l'obiettivo di Raggi è arrivare alla posa della prima pietra entro giugno 2021. Tutti gli ostacoli
Nella riunione di martedì a esprimere tutte le loro perplessità sono state le pentastellate Simona Ficcardi e Germana Guerrini. La prima preme per ulteriori modifiche al progetto; la seconda invece ha chiesto copia della due diligence. Sul finale, poi, si è ritirata dalla videoconferenza Alessandra Agnello: l'opera ricadrebbe nel IX Municipio, quello in cui vive. Infine va pesata la probabile astensione di Marcello De Vito e Paolo Ferrara, toccati dall'indagine su Tor di Valle. Raggi può contare su 23 voti. Da soli potrebbero essere sufficienti ma non è detto che a sorpresa un aiuto non arrivi da Pd e Lega. "Non vogliamo bloccare lo stadio" dice il capogruppo dem Giulio Pelonzi. "Lo stadio va fatto", aggiunge il leghista Maurizio Politi.
La prima mossa sarà l'approdo in giunta entro il 10 agosto degli accordi con la Regione e la Città Metropolitana. Poi via con la delibera decisiva: la convenzione urbanistica e una relazione che ne attesterà la bontà. Documenti su cui dovranno esprimersi il IX Municipio e le commissioni Mobilità, Ambiente, Urbanistica, Lavori pubblici e Commercio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA