rassegna stampa roma

Iturbe fuori 2 settimane niente City, obiettivo Juve. De Rossi aspetta Zeman

Iturbe fuori contro il Cagliari. De Rossi e Pjanic aspettano Zeman per il riscatto.

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Niente City, ma la speranza di recuperare in tempo per il faccia a faccia scudetto. Juan Manuel Iturbe non sarà in campo domani, contro il Cagliari di Zeman all’Olimpico. E non sarà in campo per un po’: due settimane di stop almeno, questa la sentenza degli esami diagnostici effettuati dopo l’infortunio alla coscia destra contro il Cska: «Lesione di 1° grado del muscolo pettineo », recita il comunicato del club. Un guaio non leggerissimo: l’argentino salterà la trasferta di Champions a Manchester contro il City e resterà a guardare contro Parma e Verona. Eppure, Garcia può trovare almeno un piccolo motivo per sorridere: il suo attaccante avrà il tempo per recuperare in vista del match scudetto — curioso chiamarlo così solo alla sesta giornata — del 5 ottobre contro la Juventus, primo spartiacque della stagione romanista. Intanto l’argentino potrà consolarsi con la sua nuova fiamma, la modella argentina Karina Jelinek, con cui flirta sui social network. Intanto, ieri Totti ha invitato a cena a casa propria la squadra: un appuntamento per fare gruppo, festeggiare la vittoria in Champions e preparare mentalmente i prossimi impegni. A partire dall’attesissimo scontro con Zeman.

Con il boemo Pjanic era arrivato a tanto così dall’idea di andarsene, e dopo un gol in un derby iniziato in panchina si sfogò insultando l’allenatore. «Con lui ci allenavamo senza piacere », ha ricordato il bosniaco. «Credeva di essere al parco giochi », la replica. Ma più di tutti, ad aspettare questo match è De Rossi: Zeman lo accusò di scarsa professionalità, lui replicò con un semplice «ha detto cose non vere ». Ora aspetta il campo. Intanto Pallotta rilancia sulla questione stadio rivelando un’idea almeno curiosa: «Il Tevere è grande e profondo abbastanza da permettere la navigazione, si potrà andare allo stadio con dei battelli, sarà scenografico». Deve solo convincere i romani a prenderli.