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“Impreparati”, “Confusi”, Garcia e Pioli alla sbarra. L’ira dei tifosi: colpa loro

E' scesa anche la quota stabilita dai bookmaker per l'esonero. Quello di Garcia a 3,60, l'addio a Pioli addirittura a 1,80

Redazione

Garcia e Pioli, due allenatori sui quali viene puntato l'indice accusatorio dei tifosi capitolini. Gli aggettivi sul web, come evidenzia La Repubblica, si ripetono: i più delicati sono "incompetente", "confuso", "sopravvalutato".  

Il pareggio contro il Sassuolo e l'umiliazione del San Paolo hanno scatenato le sentenze. 

"Ma perché Garcia ha fatto entrare Dzeko solo al 72', perché? Finalmente abbiamo un centravanti e proprio quando c'è da scardinare un bunker non lo utilizzi?". Questo l'interrogativo ricorrente nelle radio: il turnover esagerato non è piaciuto neanche a Pallotta, in arrivo dagli Usa.

Scelte incomprensibili quelle del francese, come quella di Pioli che lascia in panchina Felipe Anderson per quattro partite di campionato su quattro, perfino quando manca Candreva.

Da parte sua, Garcia lancia frecciate perché gli hanno tolto il preparatore di fiducia, cioè Rongoni. Di sicuro il francese ha perso potere nei confronti dello spogliatoio: il viso triste di Totti quando dovrebbe festeggiare il gol numero 300 e i nervi scoperti di Iturbe sono i sintomi delle difficoltà nella gestione del gruppo.

Domani Genova per loro - Garcia contro la Samp, Pioli contro il Genoa - è un incrocio pericoloso: vietato sbandare ancora.