Errori sul mercato e confusione tattica. È il solito orrendo film a tinte giallorosse

È come se avessero costretto a vedere un film brutto e deludente, un film che nessun tifoso della Roma avrebbe voluto vedere. Tanto meno a pagamento per i 67.517 presenti in un Olimpico che avrebbe meritato ben altro esordio stagionale. Tale e quale alla stagione scorsa: un punto dopo i primi 180 minuti, la non richiesta conferma di un'altra stagione di rincorsa, un mercato che deve ancora dare risposte importanti per una squadra incompleta e che fin qui si è dimostrata sbagliata nelle scelte, nella tempistica, nella visione di un futuro che ora è un buco nero, scrive PietroTorri su LaRepubblica. L'estate della Roma è stata una somma di errori grossolani che solo chi non voleva vedere non ha denunciato spiegandoci che il sorriso di Lina Souloukou era in grado di stemperare. Manca un centrale difensivo, manca un centrocampista di sostanza, qualità e quantità, manca un attaccante che possa garantire gol, assist e uno contro uno. A De Rossi è stato detto di lavorare con una Roma senza Dybala e ora invece la Joya c'è. DDR ha pensato ad un 433 e poi con la permanenza del 21 il lavoro va buttato, perchè quest'ultimo è una punta e non un esterno. Soulé a sinistra è spaesato, il centrocampo è quello lento e compassato della scorsa stagione e Dovbyk è rimasto a Girona. Il futuro dice trasferta a Torino, sosta e Genoa a Marassi.