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Dopo derby, aria di fallimento. Luis Enrique, l’ira dei tifosi

(La Repubblica – F.Ferrazza) – Il fallimento stagionale della Roma fa storcere la bocca alla proprietà americana, chiamata a rispondere degli ultimi disastri da parte di una tifoseria che ha perso la pazienza.

Redazione

(La Repubblica - F.Ferrazza) -Il fallimento stagionale della Roma fa storcere la bocca alla proprietà americana, chiamata a rispondere degli ultimi disastri da parte di una tifoseria che ha perso la pazienza.

La sconfitta nel derby è stata la classica goccia finale di un vaso che cominciava a essere colmo da tempo e che restituisce a livello internazionale l’immagine di un progetto che scricchiola e di molto. DiBenedetto era presente domenica in tribuna, Pallotta tornerà in Italia a metà aprile, per la prima fase dell’annunciato aumento di capitale e per capire cosa sta succedendo in casa Roma. Un altro mese, in pratica, per una proprietà che dovrebbe essere più presente, ma che è in costante contatto con Baldini, punto di riferimento dentro Trigoria. La panchina di Luis Enrique sembra essere ancora salda, almeno stando a quanto dichiarato dal direttore generale, mentre per la città romanista il tecnico spagnolo è già salito sul banco degli imputati.

Il terzo posto è sfumato, non c’è neanche la consolazione di una vittoria nella stracittadina, inevitabile che la tifoseria giallorossa cominci ad alzare la voce. Una ventina si sono fatti sentire a Trigoria domenica sera, nulla in confronto alla massa di voci che hanno inondato le radio romane nella giornata di ieri, puntando l’indice su società, giocatori e, soprattutto, allenatore. E Pallotta viene descritto come piuttosto contrariato, dall’altra parte dell’oceano, per come è stato gestito in comunicazione il caso De Rossi, per dirne una, e per il fallimento di tutti gli obbiettivi stagionali. In tutto questo, registrando il licenziamento della donna dei Conti, Cristina Mazzoleni (al suo posto Fenucci?), si può tranquillamente affermare che i guai non vengono mai da soli nella Roma. Lungo stop per Juan, stagione finita per lui che dovrà rimanere fermo una cinquantina di giorni per una lesione di secondo grado del legamento collaterale mediale. Spazio a Kjaer, uno dei più contestati dai romanisti (domenica è stato sommerso di fischi quando ha cominciato a scaldarsi), con Lobont al posto dello squalificato Stekelenburg. A Palermo sarà davvero un’impresa uscirne indenni, visto che anche Pjanic ha guai fisici.