rassegna stampa roma

Da Cremona nuove carte a Palazzi

 Per la giustizia sportiva è un bugiardo: per questo molte delle persone che aveva accusato sono state assolte. Ma per i giudici del tribunale di Cremona Carlo Gervasoni continua a essere un testimone assolutamente affidabile.

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 Per la giustizia sportiva è un bugiardo: per questo molte delle persone che aveva accusato sono state assolte. Ma per i giudici del tribunale di Cremona Carlo Gervasoni continua a essere un testimone assolutamente affidabile.

Secondo la Repubblica, l'ultimo esempio riguarderebbe una di quelle partite di cui Gervasoni aveva raccontato di aver sentito parlare da Gecic, Lecce-Lazio(2-4): l'ungherese Lazlo Strasser conferma che per quella partita furono distribuiti 600mila euro ai calciatori in campo.

Per questo motivo, dopo aver letto la sentenza della Disciplinare, il gip di Cremona Guido Salvini ha inviato nuovi atti al procuratore Stefano Palazzi. Sono i verbali dei componenti della banda degli ungheresi che indirettamenteconfermano le dichiarazioni di Gervasoni su Lecce-Lazio, ultima partita del campionato di serie A deI 2011, finita con un over. Su quella partita gli ungheresi puntarono e vinsero tanto.

Per la giustizia sportiva quella gara fu un "illecito". Ma nella sentenza non ha individuato i responsabili della combine: tutti assolti. Gervasoni aveva raccontato però un'altra storia: «Gegic mi disse— aveva messo a verbale il difensore davanti al procuratore Di Martino — che tramite Zamperini, lui e gli slavi si misero di nuovo in contatto con Mauri della Lazio per manipolare la suddetta partita. Successivamente, avuto questo contatto con Mauri, furono corrotti 6 o 7 giocatori del Lecce tra i quali ricordo solo Benussi e Rosati».

Gervasoni mente? Secondo Salvini no. Perché oltre alle dichiarazioni arrivate dall'Ungheria dal pentito Horvath, c'è la confessione fatta davanti a lui da Strasser, arrestato e poi messo in libertà, che confermano la sua tesi.

«È di notevole rilevanza — scrive infatti il gip nel provvedimento con il quale dispone la scarcerazione dell'ungherese, mandato ora a Palazzi — altresì il riferimento fatto da Strasser al viaggio a Lecce effettuato da Borgulya e Schultz (due componenti della banda, ndr), che corrisponde al racconto del collaboratore Gabor Horvath in merito alla consegna da parte di questi ultimi, attualmente detenuti in Ungheria, di 600.000 euro ai giocatori per concordare il risultato della partita Lecce-Lazio»