Una vera e propria maledizione, da vincere per non perdere la scia della Juventus. Il 2015 della Roma inizia a Udine, domani alle 12.30: a renderlo inquieto lo spettro di un tabù quasi inviolabile. Nel giorno della Befana la Roma non riesce a vincere lontano dall’Olimpico. E anzi, è proprio il 6 gennaio che la Roma ha raccolto alcune delle sue sconfitte più dolorose: il derby di Coppa Italia perso nel ‘98 per 4-1, peggior sconfitta della storia della stracittadina. Poi il 3-1 di Di Canio nel 2005, sempre il 6 gennaio. L’anno prima all’Epifania la Roma aveva perso 2-1 in casa col Milan, ko costato lo scudetto con sfogo finale di Capello contro i brasiliani tornati in tardi dalle ferie. E poi il 4-1 subito a Napoli che ha avviato la parabola discendente dell’ultimo Zeman, nel 2013, e in fondo anche Juve-Roma 3-0 dello scorso anno, giocata il 5 ma finita a un’ora dalla mezzanotte.
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Contro il tabù della Befana Garcia si affida ancora a Totti
Una vera e propria maledizione, da vincere per non perdere la scia della Juventus. Nel giorno della Befana la Roma non riesce a vincere lontano dall’Olimpico.
A Udine la Roma proverà a esorcizzare la maledizione con Francesco Totti: il capitano ha smaltito il lieve fastidio al quinto metatarso, è pronto per esserci: impiegarlo o preservarlo per il derby dell’11 gennaio è scelta che toccherà a Garcia. Intanto, in attesa di Chiriches — la Roma vuole il romeno in prestito gratuito senza obbligo di riscatto — arriva il baby Kevin Mendez:«Mi dispiace lasciare il mio paese, ma l’Italia è un sogno». Andrà in prestito al Perugia.
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