(La Repubblica-M.Pinci) Lo spezzatino di mezzogiorno e mezza rovina il pranzo della domenica agli ultrà che, per protesta, restano in silenzio il primo quarto d’ora di gioco.
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Campionato-spezzatino, sugli spalti il pranzo di ultrà e famiglie
(La Repubblica-M.Pinci) Lo spezzatino di mezzogiorno e mezza rovina il pranzo della domenica agli ultrà che, per protesta, restano in silenzio il primo quarto d’ora di gioco.
O almeno vorrebbero, perché Kjaer fa di tutto per strappargli almeno un “Oooh” di preoccupazione con un paio di interventi splatter. Ad altri, però, l’orario insolito suscita preoccupazioni diverse: «Nun ce fate ripropone da magnà», uno striscione in slang capitolino che non necessita di interprete.
A chi il silenzio, a chi la musica a tutto volume: i Rolling Stones per Osvaldo, colonna sonora del riscaldamento suo e dei compagni, per i tifosi il più classico “Roma Roma”. La cantano a squarciagola le oltre quattromila famiglie che trasformano il settore a loro dedicato in uno dei più popolosi dello stadio. Sulle loro teste, quasi smarrito, vola un piccione: «È Olimpia! », urla il più svelto di pensiero della tribuna stampa, evocando altro volatile habituée dell’Olimpico.
Mentre i “colleghi” padroni di casa restano a guardare, provano a farsi sentire i supporters del Novara, ripagati da un gol che riaccende di rabbia le ugole romaniste. Fuoco di paglia, se la Curva di lì a poco può scandire incerta per la prima volta il nome di Marquinho, e con più sicura abitudine quello di Osvaldo. Simplicio imita Totti col cucchiaio, Bojan i suoi amici di Barcellona dedicando il gol ad Abidal.
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