(La Repubblica - F. Ferrazza) - Questione di leadership, dote innata che è toccata a Nicolas Burdisso.
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Burdisso: “Possiamo vincere Non sarà un anno di transizione”
(La Repubblica – F. Ferrazza) – Questione di leadership, dote innata che è toccata a Nicolas Burdisso.
E della quale torna a beneficiare lo spogliatoio romanista dopo il lungo stop del difensore argentino. «Questa squadra può crescere tanto, anche più delle altre. Forse non siamo al livello di Juventus e Milan, ma abbiamo un gruppo forte, con tanti giovani che possono fare il salto di qualità». Uno di questi è Lamela. «Non può, ma deve essere il suo anno. E lui lo sa, è un ragazzo intelligente, come lo sanno Osvaldo, Pjanic e Bojan. Tutti pensano che sarà un anno di transizione, noi pensiamo il contrario». Per la verità di transizione aveva parlato anche Totti. «Siamo tutti sulla stessa barca e vogliamo tutti essere protagonisti, per quello bisogna lottare per vincere, arrivando ad aprile-maggio con la possibilità di conquistare lo scudetto o la coppa Italia. Lo voglio io, lo vuole Francesco e lo vuole la società, poi se Totti vuole i campioni e Bojan i giovani, ne possiamo parlare a lungo». Un dibattito vivo all’interno dello spogliatoio, a cui ieri si è aggiunta la voce di Baldini. Il diggì è sbarcato a Riscone di Brunico per affrontare alcune questioni di mercato direttamente con i giocatori e per dare un segnale di forza e unità societaria, dando il cambio a Sabatini. Sul fronte acquisti, sembra rallentare la trattativa Jung: in questo fine settimana tutte le operazioni sembrano destinate a restare in stand-by. Ieri intanto prima mezza giornata libera per la squadra, che domani, alle ore17,30, affronterà la seconda amichevole tra le Dolomiti, contro i rumeni del Gas Metan Severin.
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