(La Repubblica - F.Ferrazza) - Precisino, maniacale nel lavoro, personaggio lontano dagli stereotipi del calciatore moderno, uno che anche nella vita è abituato a correre da solo.
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Borini: “Voglio arrivare a 15 gol”. De Rossi recupera per il Genoa
(La Repubblica – F.Ferrazza) – Precisino, maniacale nel lavoro, personaggio lontano dagli stereotipi del calciatore moderno, uno che anche nella vita è abituato a correre da solo.
Fabio Borini è il personaggio romanista del momento, ma guai a sottolinearglielo. «Non è così- sorride davanti alle telecamere del Romachannel- faccio gol grazie alla costruzione che c’è dietro, il mio compito è finalizzare quel che costruiamo, a partire dal portiere. Il mio segreto è l’ambizione, certo, voglio sempre raggiungere qualcosa in più, mi piacerebbe arrivare a 15 gol». Per il momento sono nove i gol in campionato, festeggiati sempre con quella mano stretta tra i denti, esultanza che l’ha già trasformato in un simbolo per i tifosi.
«Non pensavo di avere un adattamento così veloce nella capitale - continua l’attaccantepensate che Heinze e Juan mi hanno detto che i loro figli hanno imitato il gesto e loro li hanno messi in punizione. Mi impressiona ancora venire fermato per strada, non sono abituato e vado facilmente in imbarazzo, fa impressione. Un tassista mi ha detto che si è ricreduto, non credeva fossi così forte tecnicamente. A volte quando corri tanto arrivi stanco sul pallone, bisogna quindi lavorare tecnicamente sulla fatica, questo fa la differenza». Borini ama lasciare il suo privato fuori dal lavoro, per questo non si è visto alle cene dei compagni e si è malignato sulla mancanza di abbracci dopo i suoi gol. «Sono un ragazzo tranquillo, mi piacciono le cose comuni, chi dice queste cose forse ancora non mi conosce. La mia vita privata non si vede sul campo. La cena? Ne avevo già programmata un’altra, non sono quelli i problemi di una squadra…
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