rassegna stampa roma

Berdini da epurare, ok dei vertici M5S

L’esponente più scomodo della giunta grillina ieri ha disertato il rinfresco all'ambasciata di Spagna in occasione della festa dell'Immacolata, «Se n’è andato perché aveva da fare», precisa la Muraro

Redazione

L'avallo di Luigi Di Maio, ottenuto dalla sindaca Raggi a tempo di record, per lanciare “l’operazione Berdini”. La direttiva di Rocco Casalino, capo supremo della comunicazione pentastellata, per escludere l’assessore capitolino da tutte le trasmissioni televisive e radiofoniche, riducendone al minimo la partecipazione a conferenze stampa e appuntamenti istituzionali. Il progressivo commissariamento del titolare dell’Urbanisticasui dossier piùdelicati, a partire dallo stadio della Roma.

La strategia per epurare l’esponente più scomodo della giunta grillina si arricchisce ogni giorno di nuovi particolari. L'obbiettivo, come scrive Vitale su La Repubblica, è quello di spingerlo ad uscire nel modo più indolore possibile. Come se fosse una sua libera scelta. Non una decisione presa a tavolino.

Ieri in piazza Mignanelli, nel corso della cerimonia papale per la festa dell’Immacolata, a sorpresa si è presentato pure Berdini, insieme a un gruppo di colleghi assessori, disertando però il successivo rinfresco all’ambasciata di Spagna. «Se n’è andato perché aveva da fare», si è affrettata a precisare Paola Muraro: «Le dimissioni sonoun’ipotesi irreale ». Stesso discorso intonato dalla Raggi: «Con Berdini va tutto bene, ci vedremo anche la prossimasettimana per lavorare».

«Mi sembra una coincidenza fin troppo strana che queste voci di rottura inizino acircolare nello stesso momento in cui Berdini sta per mettere le mani nel mondo degli alloggi popolari», ha affermato la deputata Lombardi, storica avversaria dell’inquilina del Campidoglio. «Cosa intendo? Mafia Capitale aveva interessi milionari in quel dipartimento. Per questo ho il sospetto che certi veleni arrivino dal suo stesso assessorato».

Parole pesanti, che hanno irritato moltissimo Virginia. La quale ha subito invocato, per il tramite del solito Di Maio, la difesa di Grillo, sollecitando un suo intervento sul blog.