A Londra è rinasto l’orgoglio giallorosso

Quella zampata di Hummels al tramonto della gara londinese, ha regalato soprattutto un’emozione dimenticata. È stato come una liberazione dal buio e dagli errori in serie che hanno contraddistinto i primi quattro mesi di una stagione che fino a Londra era stata una via crucis. Ranieri, Hummels e tutti i giocatori è come se ci avessero restituito la Roma, quella mai vista in questa stagione, una squadra capace di giocare, sbagliare, segnare. Una Roma con un’anima, con un cuore che non si vuole arrendere, una testa capace di pensare al senso di squadra e gruppo anche di fronte ai tanti problemi. A noi - scrive Piero Torri su 'La Repubblica' - non è sembrato un caso che a realizzare quel gol che in parte ha restituito la Roma alla sua gente, sia stato Hummels. Non che il tedesco abbia giocato una grande partita, del resto erano sei mesi che non scendeva in campo, ma la sua presenza è sembrata restituire alla Roma almeno un pizzico di quella personalità che non aveva mai messo in mostra nelle precedenti diciassette partite stagionali. È un gol, quello di Hummels, che al di là dell’importanza per il risultato ottenuto, può essere, almeno ce lo auguriamo, un punto di svolta e ripartenza per una Roma che ne aveva un disperato bisogno. A patto che tutti i giocatori capiscano che comunque non si è fatto niente. È stato un inizio, un segnale che può cominciare a dare un senso a questa stagione. La Roma per la prima volta quest’anno ci ha dato la sensazione di esserci.