(Il Romanista - V.Meta) Che il campo (stretto) di Stagno non fosse esattamente il più facile da espugnare se n’erano accorti già i ’94 della Roma ai tempi degli Allievi Nazionali, che nel maggio 2011 affrontarono il Livorno nei sedicesimi dei playoff faticando più del previsto per avere ragione di una squadra che era l’ossatura dell’attuale Primavera.
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Trasferta a Livorno per vendicare il Viareggio
(Il Romanista – V.Meta) Che il campo (stretto) di Stagno non fosse esattamente il più facile da espugnare se n’erano accorti già i ’94 della Roma ai tempi degli Allievi Nazionali, che nel maggio 2011 affrontarono il Livorno nei...
Due anni e mezzo dopo, la Roma torna a Stagno (calcio d’inizio alle 14.30) per giocarsi buona parte delle residue speranze di centrare la qualificazione alle finali scudetto di Rimini senza passare attraverso il doppio turno dei playoff, già fatale lo scorso anno. La Fiorentina, che una settimana fa ha vinto in casa proprio contro il Livorno, a sei giornate dalla fine della regular season è lontata sette punti.
Tanti, forse anche troppi, ma a Trigoria nessuno ha intenzione di arrendersi finché l’aritmetica lascerà speranza. Il successo dell’ultimo secondo nel finale thrilling della sfida contro il modesto Avellino di sabato scorso è stato utile, oltre che per la classifica, anche per il morale, perché dopo la batosta del derby era essenziale rialzarsi tornando a vincere. La rete di Cedric che al 94’ ha consegnato ai giallorossi una vittoria a quel punto insperata, ha dato un calcio a tanti fantasmi e permesso alla squadra di tornare al lavoro lunedì scorso con lo spirito più leggero.
Tanto più se si pensa che con il Livorno ci sarebbe in ballo anche la possibilità di vendicare la partita che è costata alla Roma l’ultimo Torneo di Viareggio. Meglio, i venti minuti da incubo in cui il Livorno ha fatto quello che voleva segnando tre gol e chiudendo di fatto lì l’avventura dei giallorossi, che avrebbero tentato la rimonta fermandosi però sul 2-3. D’altra parte, gli amaranto si sono rivelati un osso duro per la Roma anche in campionato: un girone fa a Trigoria, con la Roma affamata di riscatto dopo la sconfitta nel derby, furono capaci di rimontare da 3-1 a 3-3 in meno di un tempo, sfruttando anche l’improvviso blackout della squadra di De Rossi. Oggi dovrà essere per forza un’altra storia.
Il tecnico ha dovuto lasciare a casa, oltre a Mazzitelli, convocato da Garcia e da lui pubblicamente promosso, anche Francesco Di Mariano, che contro l’Avellino ha rimediato il giallo che ha fatto scattare la squalifica. Fra i pali dovrebbe però tornare Proietti Gaffi (nelle ultime settimane aggregato alla prima squadra ed escluso illustre al derby), mentre in difesa toccherà ancora a Calabresi (favorito su Balasa), Boldor, Somma e Marin. In mezzo, insieme a capitan Battaglia ci saranno Tibolla e Pellegrini, mentre a completare il tridente con lo svedese Berisha saranno Ferri e uno fra Cedric e Vestenicky, con Verde pronto a fare il jolly dalla panchina.
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