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Tachtsidis: «Giornata incredibile»

(Il Romanista – V.Meta) – È la faccia spaesata e felice di Panagiotis Tachtsidis la metafora di questa Roma di mezz’estate.

Redazione

(Il Romanista - V.Meta) - È la faccia spaesata e felice di Panagiotis Tachtsidis la metafora di questa Roma di mezz’estate.

Un sinistro per avviare l’azione del primo gol dopo poco più di trenta secondi, un altro per disegnare una traiettoria deliziosa e scavalcare il portiere per il raddoppio: all’indomani del pomeriggio da protagonista al Wrigley Park, il centrocampista nato nella regione degli eroi fa ancora fatica a capacitarsi di quello che è successo e forse è un bene che domani si torni di nuovo in campo, magari così riuscirà a convincersi che dagli applausi agli elogi di Zeman, è proprio tutto vero. «È stata una giornata incredibile - ha detto alle telecamere di Roma Channel -. Davvero non so dire come possa essere successo, ma stare qui è un sogno. È un giorno importante ma non soltanto per il gol. Piano piano sto migliorando, non sono ancora al meglio però sto bene e poi quello che conta è che la squadra sia riuscita a fare bene». Parla un italiano zoppicante ma senza incertezze, Tachtsidis, d’altra parte questa è già la terza stagione che studia calcio nel Paese che l’ha adottato appena diciannovenne, quando Preziosi riuscì a portare al Genoa il più giovane esordiente della storia dell’Aek Atene, in cui aveva debuttato nella massima serie greca a sedici anni e 348 giorni.

Una felice intuizione, quella del Boemo, almeno per quanto visto domenica e in attesa del ritorno di De Rossi. «Ha fatto delle cose buone e ne ha sbagliate delle altre» ha detto di lui il tecnico al termine della partita. Le cose buone erano anche quelle difficili, come le vericalizzazioni che per due volte hanno messo Bojan davanti alla porta, quelle meno buone certi passaggi facili, lasciati andare con un pizzico di imprecisione. «Per me può fare molto meglio - ha spiegato Zeman -, ma è un giocatore che vede il gioco, che mette la palla di prima. Sono convinto che può darci una grossa mano». Parole che non potevano che fare piacere a Tachtsidis: «Se il mister ha puntato su di me? Beh, io cerco di fare quello che dice lui, il gioco che gli piace. Che mi ha detto? Di continuare così. Sono pronto a dare sempre il 100%, in partita e in allenamento. Quando la Roma mi ha chiamato sono stato felicissimo, non credevo che una cosa del genere potesse capitare a me, mi sembrava troppo grande. Non so spiegare quanto sia contento di essere qui».Gli fanno notare come sul gesto tecnico del cucchiaio ci sia un po’ il marchio di fabbrica di Francesco Totti, lui sorride, abbassa gli occhi e sussurra che «sì, lo so, lui li fa sempre anche in allenamento. Sono veramente felice».