(Il Romanista - P.A. Coletti) Un olandese si prende la Roma. È Kevin Strootman il grande colpo del mercato annunciato dal presidente Pallotta ad inizio estate. E lui, che a soli 23 anni è già stato capitano del Psv e della nazionale olandese, ha già stupito tutti da quando è arrivato a Trigoria. E da domenica sera anche i tifosi giallorossi si sono resi conto di che giocatore si sono messi in casa. «Il mio esordio è andato bene, è sempre bello vincere la prima partita presso un nuovo club, davanti ai propri tifosi e in uno stadio dove non hai mai giocato» ha detto Strootman all’emittente olandese Novum Tv commentando la vittoria per 3-0 sul Verona, la sua prima partita ufficiale in maglia giallorossa. «Siamo stati fortunati a fare tre gol in rapida successione nel secondo tempo - ha continuato il centrocampista -. A livello di condizione fisica ero un po’ in difficoltà, anche perché ho fatto soltanto due allenamenti col gruppo e prima di allora mi ero allenato da solo, e questa differenza in campo comunque la noti. Ma, come dicevo, è bello giocare con De Rossi e Pjanic accanto, ti mette in condizioni di giocare tranquillo».
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Strootman: «Esordio ok. Totti è grande»
(Il Romanista – P.A. Coletti) Un olandese si prende la Roma. È Kevin Strootman il grande colpo del mercato annunciato dal presidente Pallotta ad inizio estate. E lui, che a soli 23 anni è già stato capitano del Psv e della nazionale...
Arrivato dal Psv per 16,5 milioni più bonus, Strootman fin dai primi giorni nel ritiro di Riscone ha stregato compagni, staff tecnico e dirigenti. Una tecnica superiore alla norma e un sinistro col quale può fare quel che vuole, ma è stato il lato umano del calciatore olandese a stupire più di qualunque cosa: umile, professionista e atleta esemplare, unarità impressionante, disponibile con i tifosi senza amare però le luci della ribalta. A Trigoria sanno di avere tra le mani un calciatore d’altri tempi, con un profilo di livello internazionale, uno che nonostante la giovane età (è nato il 13 febbraio del ’90) è già un esempio per i giovanissimi del club. Un esempio per lui è il capitano, Francesco Totti. «Com’è giocare con Totti? Beh, lui a Roma è il boss, un grande, no? - ha detto Strootman a Novum Tv -. Ci sa ancora fare. Vedi che gioca in modo un po’ diverso rispetto al passato, ma ha sempre una grande visione di gioco e poi allenarsi con uno come lui è bellissimo. Se Francesco si occupa anche dei giocatori nuovi e dei giovani? Ci prova, ma non parla una parola di inglese, però un po’ col linguaggio dei segni e un po’ col mio limitato italiano riusciamo lo stesso a comunicare».
Un esordio quello contro il Verona da ricordare. Per lui che ha giocato la sua prima gara in Eredivise a 18 anni e ha fatto il suo esordio nella nazionale maggiore a soli 20 anni, la vittoria di domenica è un ulteriore tassello da aggiungere a una carriera già da campione. Una vittoria, la seconda consecutiva dei giallorossi, che ha entusiasmato il pubblico romanista, il primo passo verso la riconciliazione tra squadra e curva dopo la batosta del 26 maggio scorso. «Ora sono entusiasti. Quando va bene è tutto fantastico, quando va male è drammatico - ha spiegato Strootman alla tv olandese -. Finora è tutto positivo, non hanno motivi per lamentarsi e sono contento di questo, bisogna fare in modo che rimanga così».
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