(Il Romanista - T.Cagnucci) - L’annuncio è arrivato dopo la conferenza dello staff di Zdenek Zeman.
rassegna stampa roma
Senza parole
(Il Romanista – T.Cagnucci) – L’annuncio è arrivato dopo la conferenza dello staff di Zdenek Zeman.
E’ stato accolto quasi con un sospiro di sollievo e con un sorriso da notizia. C’era chi temeva non potesse esserci, ormai a questo punto del raduno sembrava tardi, e sarebbe stata una rinuncia difficile da digerire soprattutto pensando alle sue squadre. [...]
Insieme ai tifosi della Roma fra oggi e domani: il più grande spettacolo del week-end. Ma anche prima non è stato male. I gradoni intesi come esercizio simbolo di un modo di fare e di essere sono già ben presenti a Riscone, nella testa e soprattutto nelle gambe dei giocatori. E’ arrivato anche il “Gruppo Zeman” a controllare. Va tutto come previsto dal Boemo, da almeno 13 anni, da quando ha aspettato, voluto, lavorato per questo ritorno. Lui lo sapeva: con quel profilo il futuro resta una nostalgia da riscoprire, esattamente come questa sua Roma. E’ così da quando fa l’allenatore, lo hanno raccontato i suoi tre uomini del 4-3-3. I gradoni parlano da soli e Zeman non ha bisogno di parole, spesso dà il la a un esercizio poi se ne va, a pensarne un altro[...]
Non alza quasi mai la voce, gli basta un sopracciglio alzato. E’ un primissimo piano di Dreyer: un movimento della ruga è un terremoto. Ieri a un certo punto ha detto ai suoi: “Muovetevi!”. Un cataclisma? No, un’ondina, nessun rimprovero, ma un modo per spronarli alla sua maniera con due parole visto che l’altra era: “Giocate!”. C’è tutto nelle sue parole visto che pesano come i sacchi sulla spalla di Totti. Zeman aveva realizzato già il primo miracolo della sua era seconda: il pallone. Una finta alla Garrincha alle aspettative da leggenda dentro il suo schema: mattina di corsa, pomeriggio di corsa col pallone.[...]
Trabajo y sudor e divertimento esattamente quello che fu il comandamento disatteso l’anno scorso. Ci sono i tifosi della Roma che stavano qui a Riscone a poter testimoniare. Tutto questo è per loro: “io voglio solo un calcio che li faccia divertire tutti”. Tutti sempre bellissimi, ma se possibile, più dei 300 delle tribunetta nel pomeggio e quelli delle Termopili, i 3, poi diventati 7 che hanno seguito sotto il diluvio l’allenamento del mattino: manco i messaggeri di Buzzati erano arrivati a tanto. That’s amore e si tratta sempre di questo quando Zeman prima della seduta del pomeriggio (lui arriva sempre prima e controlla tutto) s’è concesso al suo popolo per gli autografi. E mentre Totti e Verre erano il passato e il futuro a correre insieme in Val Pusteria, Osvaldo faceva il fotografo al Capitano e con uno scatto si prendeva la lombalgia[...]
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