(Il Romanista - V.Meta) - L’ex capitano segna, il più piccolo di tutti non fa segnare.
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Romagnoli e Carboni superstar
(Il Romanista – V.Meta) – L’ex capitano segna, il più piccolo di tutti non fa segnare.
Fra i protagonisti dell’abbuffata contro il Milan Fabrizio Carboni e Alessio Romagnoli erano quelli meno attesi: se l’influenza non avesse messo fuori causa Orchi e Barba, probabilmente avrebbero guardato la partita dalla panchina. Altro che baci alla maglia e urla liberatorie verso le tribune. Alla sfida con i rossoneri la Roma si presentava con una difesa quasi inedita, visto che i due centrali avevano giocato insieme soltanto una volta, sempre in Coppa Italia, nella trasferta in casa del Genoa. Difficoltà? Macché. Per entrambi i novanta minuti a lottare con Comi e Ganz hanno il sapore di una consacrazione.
Il suo ultimo gol con la Roma Fabrizio Carboni l’aveva segnato a Palermo con gli Allievi Nazionali, pareggiando all’ultimo minuto il vantaggio rosanero firmato dall’ex Cristofari. Tre settimane dopo era il primo ad alzare la coppa scudetto verso il cielo di Montepulciano. Poi una notte lunga un anno e mezzo, fra infortuni, sfortuna e gerarchie, fino alla rinascita cominciata in autunno, quando è riuscito a mettersi alle spalle anche lo stiramento rimediato nella rifinitura prima della Supercoppa Italiana. Sul calcio d’angolo di Viviani è stato il più veloce di tutti ad anticipare la difesa milanista e mettere la firma sul suo primo gol con la Primavera.
Per festeggiarlo a momenti si strappava di dosso la maglia mentre correva a schiantarsi contro le recinzioni: grida di rabbia, gioia e liberazione per l’ex bambino prodigio che vinse il primo dei suoi tre scudetti nella Roma a quattordici anni senza tremare nemmeno dopo aver sbagliato un rigore. Ha rischiato di chiudere il 2011 con la prima convocazione in prima squadra (con la difesa decimata contro la Juve, Luis Enrique aveva fatto pubblicamente il suo nome e fino alla vigilia si era allenato con i grandi), il 2012 per lui è cominciato con due partite da titolare e il gol che ha rotto gli equilibri contro il Milan di Comi e Ganz, con cui ha ingaggiato un duello da cui è uscito vincitore. Accanto a lui Alessio Romagnoli, che ha compiuto diciassette anni giusto una settimana fa e li ha festeggiati con la quarta presenza sotto età in Primavera, e non in una gara qualsiasi. D’altra parte, per uno che Alberto De Rossi ha fatto esordire schierandolo titolare a Formello contro la Lazio, non c’è emozione che tenga: «Romagnoli è un ragazzo di ottime prospettive - si è sbilanciato il tecnico -. È un giocatore in evoluzione, anche perché è molto giovane, ma ha tutte le caratteristiche tecniche e caratteriali per crescere». [...]
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