rassegna stampa roma

Prandelli: «Non so ancora se Daniele giocherà»

(Il Romanista – A.F.Ferrari) – «Non ho parlato con i giocatori, ieri siamo rientrati tardi, abbiamo dormito un po’, parleremo fra un po’ di questi argomenti».

Redazione

(Il Romanista - A.F.Ferrari) - «Non ho parlato con i giocatori, ieri siamo rientrati tardi, abbiamo dormito un po’, parleremo fra un po’ di questi argomenti».

Così Cesare Prandelli ha risposto a chi, ieri in conferenza stampa, gli chiedeva delle condizioni di Daniele De Rossi che contro l’Inghilterra è dovuto uscire prima dal campo per un problema al nervo sciatico. Il ct azzurro ha poi parlato delle critiche arrivate per i pochi gol fatti sin qui dall’Italia: «Se mettere in discussione Cassano e Balotelli e dare più spazio a Borini e Di Natale? Dovremmo parlare molto di questi dati - 35 tiri ieri contro gli inglesi -. Quello che dobbiamo fare è arrivare nella zona nevralgica del campo con maggiore cattiveria. Noi abbiamo dei ragazzi dall’inizio dell’Europeo che possono darci una mano, ma Di Natale e Borini hanno caratteristiche diverse, Antonio è una prima punta, Fabio una punta esterna - ha proseguito Prandelli -. In ogni caso tutti spero possano avere il loro spazio anche perché per ora hanno giocato quasi tutti tranne Borini e Ogbonna. Manca un cannoniere? Secondo me no, i dati sono confortanti, anche i centrocampisti per poco non hanno fatto gol, vedi De Rossi». Prandelli ha poi parlato del ritorno di Zeman sulla panchina della Roma:«Durante l’anno tutti abbiamo lodato il lavoro di Luis Enrique. La Roma poi ha preso un altro allenatore che è un maestro dal punto di vista di giocare e proporre gioco, così la Roma ha dato continuità a un progetto tattico».

Più l’Italia va avanti nell’Europeo più acquisice sicurezza nel modo di giocare e di attaccare la porta avversaria e Prandelli lo conferma:«Siamo obbligati a trovare questa strada, il calcio è sempre in evoluzione, adesso la differenza la fanno le squadre che hanno il coraggio di alzare la linea difensiva, di giocare e di continuare per 90’ questa ricerca sistematica. Questi ragazzi per la prima volta si stanno rendendo conto che hanno capacità straordinarie». Ora tocca alla Germania: «Dobbiamo giocare con la consapevolezza di poter fare la nostra partita, dobbiamo rischiare e non difendere la nostra area, preferisco prendere gol in contropiede piuttosto che stare 20 minuti a soffrire. Loro giocano con una punta centrale, con esterni che attaccano e danno profondità e con una mezzapunta, ma l’aspetto tattico è l’ultimo dei problemi». Contro i tedeschi l’Italia non giocherà una partita difensivista, anzi: «Siamo bravi sempre a trovare l’equilibrio, ma quando si parla di modulo si fa riferimento sempre al modulo difensivo - le parole di Prandelli -. Ieri abbiamo ottenuto il 68% di possesso palla, quando hai questa capacità devi cercare di sfruttarla».