(Il Romanista - C.Zucchelli) «Sono contento, ma potevamo fare ancora meglio ». Tredici gol a una squadra semi professionista di Irdning e dintorni non bastano per Zdenek Zeman. Al termine della settima amichevole stagionale, conclusa con il settimo successo, l’allenatore boemo invita a tenere a freno facili entusiasmi. Conosce troppo bene l’ambiente per sapere che sei gol nel primo tempo e sette nella ripresa possono autorizzare qualcuno a sognare. E quindi, con la consueta lucidità, meglio andarci coi piedi di piombo: «Stiamo cercando di imparare a giocare insieme (...) ci siamo riusciti e ci siamo anche divertiti. Sono felice per quanto fatto, ma potevamo andare ancora meglio».
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«Potevamo fare anche meglio»
(Il Romanista – C.Zucchelli) «Sono contento, ma potevamo fare ancora meglio ». Tredici gol a una squadra semi professionista di Irdning e dintorni non bastano per Zdenek Zeman.
Insieme da più di un mese, i giocatori stanno trovando schemi e condizione. La rosa del primo ritiro, quella di Riscone, era lontana da quella che lui voleva. Durante la tournée americana si è lavorato poco e giocato tanto, mentre adesso a Irdning l’allenatore sta plasmando la squadra come vuole. «Stiamo in giro da parecchio - spiega Zeman - e qualcosa c’è. la squadra si applica, alcune cose ancora non ci riescono ma in generale sono soddisfatto». L’attacco sulla carta sembra il migliore della serie A e quello che i giocatori fanno vedere fa ben sperare: «Di questo non mi preoccupo. Bisogna trovare tempi e spazi giusti».
L’allenatore boemo non ama parlare dei singoli, ma in questa occasione è impossibile non farlo. Soprattutto perché, un po’ a sorpresa, gli ultimi arrivati sono partiti tutti dal primo minuto. Piris e Balzaretti in difesa con quest’ultimo che è stato sempre in campo, Destro in attacco. «Sono soddisfatto - dice ancora Zeman - Balzaretti si conosce, mentre Piris è nuovo, si deve inserire ma ha delle qualità. Federico ha giocato l’Europeo a destra, può farlo anche con noi. Abbiamo tre terzini e tre centrali, possiamo giocare tranquillamente sperando sempre che qualcuno non si faccia male. Balzaretti poi (...) è abituato ad andare avanti, anche se nelle altre squadre era più coperto perché giocando con due mediani uno di loro generalmente si fermava mentre noi per ora attacchiamo con tutti e tre».
Dalla difesa all’attacco. L’intesa Totti-Destro, come si è visto ieri nei primi 45 minuti in cui si sono spesso e volentieri scambiati la posizione, è già ottima: «Francesco ha fatto quattro- cinque assist, mentre Mattia si è allenato stamattina (ieri, ndr) e si è mosso bene. Sono contento anche perché è all’inizio della preparazione. Mi ha detto che al Siena ha fatto poco ed è stato fermo molto. Si allena da soli tre giorni e di solito questo si sente, ma ha fatto molto movimento». Le battute finali sono su De Rossi, che tornava a indossare la maglia della Roma dopo quasi tre mesi e che era all’esordio con il boemo in panchina: «Su di lui - conclude Zeman - non devo dire niente. Magari oggi (ieri, ndr) ha giocato troppe palle di prima e lunghe mentre io vorrei che si costruisse di più l’azione». Ci sarà tempo per affinare certi meccanismi. Di sicuro si proveranno e riproveranno durante quest’altra settimana di lavoro in Austria. Da oggi si ricomincia, senza sosta.
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