rassegna stampa roma

Parla Cassetti: ?Non credo far? il 4-2-3-1?

(Il Romanista – M.Macedonio) Lo spunto, per una chiacchierata con Marco Cassetti ? oggi al Watford, in Championship (la serie cadetta inglese, ndr) ? ce lo d? la Top Ten pubblicata ieri dal Sun, in cui tra i gol ?impossibili? per grado di...

Redazione

(Il Romanista - M.Macedonio) Lo spunto, per una chiacchierata con Marco Cassetti ? oggi al Watford, in Championship (la serie cadetta inglese, ndr) ? ce lo d? la Top Ten pubblicata ieri dal Sun, in cui tra i gol ?impossibili? per grado di difficolt? c?? anche quello messo a segno da Francesco Totti contro la Sampdoria il 6 novembre del 2006. Il motivo? A fornire l?assist al capitano fu infatti proprio l?ex difensore giallorosso. ?Non ricordo se fu sul susseguirsi di un calcio d?angolo o di una punizione ? racconta Marco ? ma ricordo bene che il mister Spalletti ci diceva che quando sulla respinta della difesa, bisognava sempre mettere la palla dalla parte opposta rispetto a dove si era battuto il calcio d?angolo o la punizione. E cos? feci io in quell?occasione. Francesco tir? fuori tutto il meglio di s?. Colp? al volo di sinistro e mise dentro un pallone davvero impossibile, vista l?angolazione. Basti dire che il pubblico di Genova si alz? in piedi per applaudirlo?.

Nelle tue stagioni a Roma, una presenza costante ? stata quella di Aurelio Andreazzoli.

Una persona splendida. E? tanti anni che ? a Roma, nello staff tecnico, fin da quando arriv? insieme a Spalletti. Ha affiancato Vincenzo Montella quando ? arrivato a sostituire Ranieri, ? rimasto a collaborare con Luis Enrique lo scorso anno, ed ? rimasto ancora quest?anno con Zeman. Che dire? Mi dispiace per Zeman, ma sono felice per Aurelio, che ha ora l?opportunit? di allenare in prima persona una grande squadra, e sono convinto che far? bene. Perch? ? un tecnico molto preparato, e soprattutto conosce a fondo le qualit? dei giocatori che ha a disposizione. Chi meglio di lui pu? riuscire, oggi, a tirar fuori da quella rosa ci? che pu? esprimere in base alle sue potenzialit?? E? vero che qualsiasi allenatore non pu? non conoscere le caratteristiche dei giocatori della Roma, ma di certo Andreazzoli ? avvantaggiato per l?approccio che ha gi? con la squadra, di cui conosce pregi e difetti, e per l?ottimo rapporto che ha con tutti.

Un tecnico che nasce come ?tattico? ed ha sempre avuto il ruolo di ?secondo?. Pensi che il salto possa comportare qualche problema per lui?

Assolutamente no. Aurelio ? una persona gi? di una certa et?, e non penso proprio che possa avere problemi sul piano della pressione che si riceve a certi livelli. Ripeto: mi fa anzi piacere che gli si presenti finalmente l?occasione per dimostrare quello che vale. So per certo che preparer? le partite in modo minuzioso, perch? ? uno molto attento ai particolari.

Quale modulo pensi che adotter?? Quello di spallettiana memoria, il 4-2-3-1?

Non penso che giocher? con il 4-2-3-1, visto il tipo di giocatori che ha...

Ma neanche con il 4-3-3 di Zeman?

Non lo so. Io ho le mie idee, e le tengo per me. Sono per? curioso di vedere come metter? la squadra in campo. Tenendo conto che ha un parco giocatori con tantissima qualit?, non sar? facile scegliere. Solo a guardare il reparto offensivo, c?? l?imbarazzo della scelta. Star? a lui fare quella pi? giusta. E comunque, con il 4-2-3-1, ne gioca solo uno davanti. Che pu? essere Francesco, oppure Osvaldo, oppure Destro. E? per questo che penso che non adotter? quel modulo.

Se l?attacco non ha evidenziato finora problemi, ? la difesa ad avere mostrato pi? di una carenza. Che idea ti sei fatto in proposito?

Zeman, lo sappiamo tutti, non ? tra i tecnici che curano in modo particolare la fase difensiva, essendo la sua mentalit? quella di fare sempre un gol pi? degli altri. Penso che con Andreazzoli ci sar? invece un?attenzione maggiore alla difesa. Mi spiace semmai che questa settimana non possa disporre di tutta la rosa al completo, viste le tante amichevoli internazionali. Di certo, credo che la prima cosa che far? sar? registrare tutto il reparto arretrato, per far s? che i giocatori si conoscano meglio e sappiano muoversi, ognuno, in base al movimento dell?altro. Del resto, le qualit? ci sono. Marquinhos, ad esempio, ? stato una sorpresa per tutti: grande personalit? e grande intelligenza sotto l?aspetto tattico e della posizione. Ecco, lui ? sicuramente uno che ha un futuro brillante davanti a s?. So comunque che Aurelio lavorer? molto sull?intera linea difensiva, e un po? tutti ne trarranno giovamento. Penso che li abituer? quotidianamente a lavorare su quelle situazioni di gioco che possono verificarsi durante una partita. Con il risultato di avere una squadra molto pi? attenta e capace di uscire dalle situazioni difficili.

Dove pu? arrivare questa Roma, almeno quest?anno?

Difficile dirlo, perch? sotto l?aspetto dei risultati, ? fuor di dubbio che la Roma sia oggi al di sotto di quelle che erano le aspettative. L?unica medicina, in questi casi, ? riprendere a vincere per cercare di raggiungere un posto pi? onorevole. Che ? quello che le spetta.

Veniamo a te. Come stai vivendo questa tua esperienza in Inghilterra?

Bene. Stiamo facendo un ottimo campionato. Per ora siamo nei play-off, ma per come la vedo io, essendo gi? nel girone di ritorno, possiamo anche ambire alla promozione diretta, visto che il secondo posto ? ora ad un solo punto. Abbiamo una squadra di grande qualit?, con dei giovani interessanti?

C?? n?? qualcuno che ti senti di segnalare?

Direi Vydra, l?attaccante che ? qui in prestito, essendo di propriet? dell?Udinese: ha solo 20 anni e quest?anno ha gi? segnato 19 gol. Quello che pi? mi ha impressionato, di questo ragazzo, ? che oltre al lavoro sporco che fa durante la partita, se gli capita un pallone davanti al portiere difficilmente sbaglia. Ha insomma una percentuale realizzativa elevatissima, rispetto ai palloni giocati.

Qui a Roma ti ricordano ancora con grande affetto. Questo fa sempre piacere. Cosa dire ai tifosi?

Di essere pazienti mi sembra superfluo, perch? lo sono stati gi? abbastanza per un anno e mezzo. Di essere fiduciosi, per? s?. E di stare vicini alla squadra, perch? loro sanno meglio di me come in questi momenti sia importante supportarla. I giocatori, quando le cose non vanno bene, sono i primi ad essere delusi e a volere uscire da queste situazioni. Adesso star? a loro portare il pubblico dalla loro parte, con i risultati. Che sono quelli che fanno sempre la differenza. Quanto a me, continuo a seguire la Roma, anche da lontano. E continuo a mantenere i contaTti con tanti dei miei vecchi compagni. L?ho vista anche venerd?, purtroppo. Ma spero di rivederla, al pi? presto, in tutt?altro modo.