rassegna stampa roma

No, Stek non si muove da qui!

(Il Romanista – R.Canocci) Se creare voci intorno al mercato della Roma fosse una specialità olimpica, di questi tempi a Londra ci sarebbero tantissimi candidati alla medaglia d’oro. Non è una specialità olimpica solo perché non accade...

Redazione

(Il Romanista - R.Canocci) Se creare voci intorno al mercato della Roma fosse una specialità olimpica, di questi tempi a Londra ci sarebbero tantissimi candidati alla medaglia d’oro. Non è una specialità olimpica solo perché non accade ogni 4 anni, ma almeno ogni 4 minuti. Ora la voce del momento è quella secondo la quale la Roma, dopo aver acquistato un bel po’ di giocatori, avrebbe bisogno di vendere e che i candidati principali sarebbero Stekelenburg e Osvaldo. Intanto è bene chiarire che il bisogno di vendere non c’è. Sia perché sono già entrati soldi dalla cessione di Borini, sia perché non c’è affatto la necessità di chiudere il "bilancio" del mercato in pareggio. Come già fatto lo scorso anno, la Roma investe per migliorare la squadra. Andando con ordine, la Roma non ha alcuna intenzione di vendere il giocatore. Che peraltro, com’è ovvio, sarà il portiere titolare. «Maarten si trova in un grande club ed è felice» è la dichiarazione rilasciata ieri dal suo agente Robert Jansen e che sarà sicuramente ignorata in favore di quella successiva, riferita all’interesse del Tottenham: «Anche il Tottenham è un grande club ed è sempre stato un sogno di Stekelenburg giocare in Premier League». Per andarci, però, deve essere venduto. E la Roma non lo vuole vendere. Poi c’è Osvaldo. Anche lì, difficile immaginare i motivi di una molto poco eventuale cessione. Sovraffollamento in attacco non c’è: è uscito Borini, è entrato Destro e gli altri sono gli stessi dell’anno scorso. Con Zeman, peraltro, ne giocano sempre tre, più sostituzioni. C’è spazio per tutti e chi segnerà - o farà segnare - di più, giocherà di più. Osvaldo, poi, è graditissimo a Zeman. La Roma peraltro in questo momento è concentrata su altre cessioni e cioè quelle dei giocatori su cui Zeman non intende puntare per il futuro. Non sono andati a Irdning e alcuni di loro non erano andati neanche in America. Sono Perrotta, Okaka, Pizarro, Borriello, Heinze, José Angel e Rosi. Il primo a partire potrebbe essere Josè Angel, richiesto dal Benfica, che pare lo preferisca a Ziegler e che è disposta a rilanciare sulla precedente offerta. Sembra che addirittura il Valencia continui a buttare un occhio sul giocatore. Così come un eventuale rilancio del Parma potrebbe far cambiare idea a Rosi. Il club emiliano però ha fatto sapere che è disposto ad aspettare fino al termine della settimana, poi si dirigerà su altri obiettivi. Su Heinze c’è l’Olympiacos (potrebbe rientrare nell’operazione Torosidis) mentre non sembra più praticabile la pista che lo porterebbe a Bologna. Intanto ieri è diventata ufficiale la cessione di Crescenzi al Pescara. Il giocatore va in prestito. Ieri sono arrivate anche le prime parole da genoano di Gianmario Piscitella: «Sono stato molto fortunato sinora... Oltre a quei quattro maestri (Bruno Conti, Alberto De Rossi, Luis Enrique, Andrea Stramaccioni, ndr), dovrei dire tanti altri grazie. Sono tra i più giovani in questo gruppo, è giusto che stia in un angolino, ascolti e assorba quanto più possibile. La corte del Genoa? Non c’ho pensato un secondo a venire qui. A mettermi sulla strada giusta è stato Bruno Conti. Mi ha detto: vai di corsa e vedrai che piazza troverai. So che lui a Genova ha lasciato ottimi ricordi e parecchi amici. Vi svelo un piccolo segreto. Tra i miei sogni di bambino, c’è sempre stato quello di giocare al Ferraris e fare gol sotto la Nord. Per ora ci sono riuscito solo alla Playstation, mo’ vediamo... Che giocatore sono? Mi piace puntare l’avversario, giocarmi l’uno contro uno, partendo da sinistra per convergere al centro. Il massimo modello calcistico? Cristiano Ronaldo, fenomeno con la F maiuscola. Mica c’azzecco, io».