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Mattia: «Sono contento così»

(Il Romanista – V.Meta) Un gol in partite ufficiali gli mancava dal 13 maggio, ultima giornata dello scorso campionato, uno con la maglia azzurra da poco meno di un anno, dalla doppietta in Turchia con l’Under 21.

Redazione

(Il Romanista - V.Meta) Un gol in partite ufficiali gli mancava dal 13 maggio, ultima giornata dello scorso campionato, uno con la maglia azzurra da poco meno di un anno, dalla doppietta in Turchia con l’Under 21.

Sarà per questo che dopo il tocco sotto al volo che ha anticipato marcatori e portiere Mattia Destro ha esultato urlando con quanto fiato aveva in gola, neanche avesse deciso la finale dei Mondiali anziché l’altrimenti non memorabile partita contro Malta. «Una bella soddisfazione - sorride Mattia -, soprattutto perché in Bulgaria non ero riuscito a fare gol in due occasioni e mi dispiaceva non essere riuscito a segnare, perciò sono molto contento per questo gol. In fuorigioco? Macché, me lo prendo tutto!» La prima da titolare del ventunenne attaccante romanista non poteva andare meglio: una rete che va ad arricchire un bottino in azzurro che contava già 26 reti, tutte con le nazionali giovanili. Il gol era nell’aria, venerdì lo aveva sfiorato e quando Prandelli gli ha affidato la sua prima maglia da titolare con l’Italia, Destro non poteva che ripagare la fiducia del ct: «Penso che giocare con certi compagni qui in Nazionale dia a ogni partita la sensazione di poter andare in gol, perché sono talmente forti che al momento giusto ti mettono sempre davanti alla porta».

Il gol dopo pochi minuti sembrava potesse spianare la strada a una goleada, invece i maltesi sono stati bravi a difendersi e il raddoppio è arrivato soltanto allo scadere con Federico Peluso, romano, romanista e cugino del secondo portiere della Primavera di De Rossi, Lorenzo Zonfrilli. «Abbiamo giocato contro una squadra molto chiusa - l’analisi di Destro -, molto compatta dietro e difficile da penetrare, noi abbiamo cercato di venirne a capo con il possesso palla e ripartire nel caso loro fossero venuti avanti, invece devo fare i complimenti a Malta che ha fatto una gran partita a livello difensivo, per noi era molto difficile trovare spazi». Tre giorni fa avevano sollevato un polverone le sue dichiarazioni sul ruolo di esterno (peraltro prontamente rettificate), a Modena con l’ingresso di Insigne è stato dirottato sulla destra: «Ma io mi adatto - si affretta a dire Mattia - e sono a completa disposizione della squadra e sono contento di giocare anche in un’altra posizione, anzi come ho detto è bene che io impari anche a ricoprire altri ruoli anche perché sono giovane. Soltanto non so se lo faccio nel migliore dei modi, ecco». Ma nel salottino Rai insistono: davvero non preferisce giocare da punta centrale? «L’ho detto, sono a disposizione - ripete - e faccio di tutto per giocare bene, indipendentemente dalla posizione». Un gol che potrebbe aiutarlo a diventare un titolare di questa Nazionale? «Ma io penso a giocare, in Nazionale ognuno qui cerca di impegnarsi e far vedere le proprie qualità. Per diventare un titolare mi sa che ci vorrà tempo anche perché qui ci sono un sacco di campioni, ma l’importante è lavorare e farlo bene». E nella Roma farà più la punta centrale o l’esterno? «Bella domanda, ma bisognerebbe chiederlo a Zeman. Per ora ho cominciaro largo a destra, poi vedremo. Deciderà il mister per il bene della squadra».

Soddisfatto a metà Cesare Prandelli, che si aspettava un’Italia migliore, se non nel punteggio almeno nel gioco: «Nel secondo tempo siamo andati bene - ha detto il ct -, perché siamo stati più ordinati e siamo riusciti a trovare la profondità. D’altra parte se non cerchi di giocare e attaccare gli spazi, contro squadre così diventa complicato. Non siamo brillanti in questo momento, come è normale per l’Italia a settembre, ma dobbiamo ritrovare certezze e sicurezze per poter giocare e progredire». Invocato come il modulo che avrebbe riportato l’Italia agli splendori degli Europei, il 4-3-1-2 con Diamanti trequartista ha invece risultati non all’altezza delle aspettative. «Non è che l’abbiamo disimparato, ma ci sono situazioni che vanno riviste. Faremo tesoro di queste due partite, ci può stare di fare fatica. Insigne? Con il suo ingresso ci siamo messi larghi e abbiamo fatto quello che si doveva fare. Tra un mese contro l’Armenia ci sarà anche la condizione ad assisterci». Chiusura sull’archiviazione della posizione di Criscito nella vicenda calcioscommesse: «Sono contento per Mimmo, inutile tornare sulle scelte di tre mesi fa».

PJANIC Serata di grazia anche per Miralem Pjanic, che nella sfida della sua Bosnia contro la Lettonia ha firmato il gol che a un minuto dall’intervallo ha fissato il punteggio sul 3-1. Una rete che chiude nel migliore dei modi la felice parentesi in nazionale del centrocampista, fra i migliori già nella goleada di venerdì scorso, a conferma del buon momento di forma che sta attraversando. La sua prestazione non sarà sfuggita a Zdenek Zeman, pronto a consegnargli le chiavi del centocampo per la gara di domenica all’Olimpico contro il Bologna, proprio l’avversaria dell’ultimo gol di Pjanic in giallorosso. Oggi il giocatore tornerà a Trigoria per mettersi a disposizione del tecnico, rinfrancato dagli ottimi riscontri con la maglia della sua nazionale, che lo hanno ripagato della delusione di non essere potuto scendere in campo a San Siro contro l’Inter per via del piccolo infortunio rimediato in allenamento a tre giorni dalla trasferta di Milano. Dalla Bosnia al Bologna, la speranza della Roma è che per Pjanic sia ancora tempo di gol.