(Il Romanista - M.Izzi) - Già da ieri molti romanisti hanno iniziato a prendere visione degli 85 nominativi di base proposti come papabili per l’ingresso nelle cinquine che porteranno all’assunzione nella Hall of fame giallorossa.
rassegna stampa roma
Masetti e gli altri. I nostri numeri 1 pronti per la Fama
(Il Romanista – M.Izzi) – Già da ieri molti romanisti hanno iniziato a prendere visione degli 85 nominativi di base proposti come papabili per l’ingresso nelle cinquine che porteranno all’assunzione nella Hall of fame giallorossa.
Ciascuno ha “faticosamente” (la folla di campioni che ha animato la storia della Roma giocoforza rende difficile qualsiasi scelta) iniziato a compilare il proprio undici ideale. Occorre subito sottolineare che naturalmente gli atleti che non entreranno nel primo elenco di “nominati”, avranno, già a partire dalla prossima stagione, tutte le carte in regola per poter, con ancora più forza, riproporre la propria candidatura.[...]
Gli otto nominativi del Blocco 1 sono quelli di: Giovanni Cervone, Paolo Conti, Fabio Cudicini, Alberto Ginulfi, Guido Masetti, Luciano Panetti, Fosco Risorti e Franco Tancredi. Partendo dai personaggi più lontani da noi, eccoci di fronte a Guido Masetti. Impressionanti le sue benemerenze a partire dal palmares che lo vede Campione d’Italia nel 1942 (per giunta con i gradi di capitano, non possiamo inoltre mancare di ricordare come “il nostro” sia anche bicampione del mondo avendo partecipato alle spedizioni iridate del 1934 e del 1938 con l’Italia di Pozzo). Masetti è il portiere simbolo della Roma di Testaccio e per molti anni, prima di essere rilevato da Giacomo Losi, è stato anche primatista del Club delle presenze in A. Proprio all’ombra del mito Masetti, è cresciuto Fosco Risorti. Prelevato dal Savoia di Torre Annunziata, ha attraversato la storia della Roma dalla conquista del titolo di Campione d’Italia 1942[...]
A pochi anni dall’addio di Risorti si affaccia alla ribalta romana Luciano Panetti, prelevato dal Modena (dopo una lunga battaglia di mercato terminata “alle buste”). Come tutti gli “scapoli” di quell’epoca, la Roma provvede ad alloggiarlo in una pensione, per la precisione a Via Monteverdi 20. Nello stesso stabile c’era anche un certo Dino Da Costa. Come inizio non c’è male e Panetti dimostrerà in seguito di avere tutte le carte in regola per lasciare il segno nel cuore dei tifosi. [...]
Statura imponente, grande piazzamento tra i pali, Cudicini ha da subito colpito ed affascinato l’immaginario dei tifosi romanisti. Grande amico di Giacomo Losi, era legatissimo alla Roma, tanto che pianse amaramente quando durante la tournée in Australia del 1966 ricevette la notizia della sua cessione. A studiare i segreti del grande Cudicini c’è anche un giovane dalle grandi qualità che debutterà in serie A nell’ottobre del 1962 e che rimarrà nei quadri romanisti sino al 1975, è Alberto Ginulfi. Nel suo infinito bagaglio di ricordi, una Coppa Italia conquistata nel 1969 e un mitico calcio di rigore parato a Pelé in un’amichevole disputata all’Olimpico, che gli valse anche il dono della casacca numero dieci del mitico fuoriclasse brasiliano.
Proprio in un’ideale staffetta con Ginulfi siamo al nome di Paolo Conti, che contribuì alla conquista della Coppa Italia del 1979 e che riportò i colori giallorossi in una spedizione mondiale (quella del 1978), dopo un lungo digiuno. Il tramonto della stella di Paolo Conti coincise con il sorgere di quella di Franco Tancredi. Uno degli atleti più vincenti della storia della Roma (quattro coppe Italia, un titolo di Campione d’Italia e una finale di Coppa dei Campioni), Tancredi univa un’agilità assolutamente incredibile, alla strepitosa reattività tra i pali.[...]
Finale per Giovanni Cervone. Alla Roma a cavallo tra il 1989 e il 1997. Una vittoria in Coppa Italia, una finale di Coppa UEFA, e un coraggio e una fisicità che nei migliori momenti lo hanno reso determinante. Anche lui, come tutti i campioni che abbiamo ricordato, un innamorato della Roma.
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