rassegna stampa roma

Julio Sergio: «Luis Enrique è super, dategli tempo»

(Il Romanista – A.F.Ferrari) «Luis Enrique mi ha insegnato un calcio diverso». Sono state poche le settimane che Julio Sergio ha vissuto con la nuova Roma agli “ordini” di Luis Enrique.

Redazione

(Il Romanista - A.F.Ferrari) «Luis Enrique mi ha insegnato un calcio diverso». Sono state poche le settimane che Julio Sergio ha vissuto con la nuova Roma agli “ordini” di Luis Enrique.

Ma sono bastate al portiere della Roma, attualmente in prestito a Lecce, per capire la mentalità del tecnico giallorosso. «Il codice etico? Con lui chi sbaglia paga, anche se si chiama De Rossi. Luis Enrique propone un credo calcistico diverso, perchè in Italia è tutto basato sulla forza, l’aggressività e la tattica concentrata soprattutto sulla fase difensiva - ha proseguito l’ex portiere giallorosso ai microfoni di “Radio Manà Manà Sport” -. Il tecnico spagnolo, se avrà il tempo necessario, riuscirà a far valere il suo lavoro. Cura molto i comportamenti fuori dal campo, era così fin dal ritiro anche se ancora non ci aveva dettato un codice di comportamento. In caso di errore non guarda in faccia nessuno, ci sono delle regole e valgono anche per Totti e De Rossi. Se Daniele ha sbagliato è giusto che sia stato punito».

Julio Sergio in estate accettò il trasferimento in prestito al Lecce perché voleva giocare ma il portiere brasiliano non ha avuto tante chance come pensava (...): «Ringrazio Walter Sabatini e la società, non appena ho subito questo grave infortunio ho pensato di tornare a Roma perchè qui ho i miei punti di riferimento. La colpa di quanto mi è capitato è anche del campo sintetico dove mi allenavo. Anche noi portieri rischiamo molto, non mi aspettavo il problema fosse così grave. Il futuro? Penso a recuperare per giocarmi al meglio le mie chance».

Julio Sergio poi ha parlato del derby. Derby che lui conosce bene avendolo giocato più volte. E proprio al derby è legato uno dei ricordi più belli che hanno i tifosi giallorossi del "miglior terzo portiere del mondo", come lo definì Spalletti. La parata sul tiro di Mauri a botta sicura nel derby del 6 dicembre 2009 a Roma non l’ha dimenticata nessuno: «Quando vesti la maglia della Roma non puoi dimenticare momenti come il derby. Mi dispiace moltissimo per la sconfitta. L’uscita di Stekelenburg su Klose? E’ difficile giudicare dalla tv, soprattutto un collega. Lui ha scelto di uscire un attimo dopo sperando di prendere il pallone. Non voleva toccare l’avversario, è stato solo sfortunato» (...)