(Il Romanista - V.Vercillo) -Una Roma inarrestabile. Terminato il super lavoro montano a Riscone di Brunico, la squadra ha avuto poco tempo per riprendere fiato.
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Ieri relax, domani si parte per gli Usa
(Il Romanista – V.Vercillo) – Una Roma inarrestabile. Terminato il super lavoro montano a Riscone di Brunico, la squadra ha avuto poco tempo per riprendere fiato.
Dopo il test con gli austriaci, ieri notte la Roma è ripartita per la capitale via charter. Arrivati a Roma, Zeman ha concesso alla squadra un po’ di riposo. Un solo giorno, ieri, trascorso dai giocatori con le famiglie, visto che domani si parte per la tournée americana. Ma è già da oggi che si ricomincia. L’appuntamento è all’ora di pranzo al centro sportivo di Trigoria, dove il gruppo si riunirà prima di partire insieme per un altro viaggio. Più breve, certo. Ma non meno importante. La Roma torna a casa, torna in mezzo ai suoi tifosi. Torna all’Olimpico, dove finalmente si presenterà ai tantissimi sostenitori che accorreranno sugli spalti. Cancelli aperti dalle 15, ingresso libero per tutti, alle 16.30 presentazione dei giocatori e allenamento di un’ora e mezza. E occhio alle sorprese, che saranno tante. E chi si presenterà con la nuova maglia poserà con la squadra in uno spicchio della Tevere per una foto indimenticabile. Poi venerdì mattina si parte, ancora: l’America è vicina. Una tournée intensa, racchiusa in cinque giorni. Il programma prevede il 22 luglio (20.30, ora italiana) al Wrigley Field di Chicago l’incontro con i polacchi dello Zaglebie Lubin, una squadra «ricca», come l’ha definita Zibì Boniek, invitato ufficialmente al tour a stelle e strisce, «ma che da qualche anno naviga a metà classifica».
La seconda tappa è Boston, città in cui il 25 luglio (23.30, ora italiana) al Fenway Park andrà in scnea l’attesissima supersfida con il Liverpool. Non un test qualsiasi, per la Roma. Zeman e i suoi giocheranno nel tempio del baseball, nella casa dei Red Sox, in una partita che celebrerà i 100 anni dell’impianto che ha visto le gesta di grandi campioni. Una partita amichevole, certo, ma piena di significati. Perché di fronte non ci sarà un’avversaria normale, ma il Liverpool. Una squadra capace di segnare il punto più alto ma anche più amaro della storia romanista. L’ultimo stadio da riempire è quello di New York. Il 27 luglio (20.30. ora italiana) al Red Bull Arena la Roma scenderà in campo per l’ultima amichevole a stelle e strisce, quella contro la nazionale di El Salvador, che sta disputando il torneo di qualificazione alla Coppa del Mondo 2014 ed è inserita nel gruppo B della Concacaf insieme a Messico, Costa Rica e Guyana. Via dall’America (dopo solo due giorni di riposo a Roma) si torna in Austria, dove la squadra si rimetterà al lavoro per il ritiro. Il secondo. La partenza è prevista per il 2 agosto, direzione Irdning. Una decina di giorni di gradoni e ripetute, a pochi giorni dall’inizio AL LAVORO del campionato.
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