rassegna stampa roma

Garcia, De Rossi e i 104 passaggi

(Il Romanista – D. Giannini) – Rudi Garcia predica prudenza.

Redazione

(Il Romanista - D. Giannini) - Rudi Garcia predica prudenza. E fa bene. Perché ci si mette un attimo a passare dall’entusiasmo per le prime due vittorie in campionato allo sconforto per l’eventuale prima sconfitta. Eppure anche lui, uno duro, uno attento ai dettagli, uno che si infuriava per i gol subiti in amichevole, domenica sera si è fatto sfuggire qualche smorfia che tradiva un po’ di compiacimento per quello che la squadra aveva fatto vedere. Che l’inizio sia positivo è innegabile, anche se le avversarie non erano straordinarie. Che poi pure su questo aspetto ci sarebbe da aspettare, visto che il Verona alla prima aveva battuto il Milan e il Livorno, apparso ben poca cosa la scorsa settimana, ha comunque avuto la meglio nettamente sul Sassuolo. Sei punti in classifica, punteggio pieno, cinque gol fatti, zero subiti: sono solo i primi numeri che saltano agli occhi. Perché in realtà ce ne sono tanti altri. Quelli cui Rudi Garcia ha mostrato di prestare attenzione. Molte cifre per capire a fondo come sta giocando la sua Roma le fornisce direttamente la Lega di Serie A con il report settimanale di ogni partita.

Mentre a Livorno a colpire era stato il dato sul possesso palla (che recitava 66% contro 33%). Stavolta a sorprendere immediatamente è la cosiddetta pericolosità, ovvero un valore che tiene in considerazione quattro variabili (capacità di mantenere il possesso palla, di verticalizzare, di giungere al tiro, di creare occasioni da rete). La Roma, in una scala da 1 a 100, contro il Verona ha totalizzato 90 contro il 31,7 degli avversari. E poi i tiri, perché questa squadra tira tanto, da dentro, da fuori, dappertutto. Sono state 25 le conclusioni di domenica, di cui 12 nello specchio contro i 2 soli tiri dalle parti di De Sanctis. A Livorno erano stati 3. Traduzione: in due partite la Roma ha subito soli 5 tiri in porta.

E anche questo è un bel segnale di equilibrio della squadra. Un gran bel collettivo nel quale spiccano anche le individualità. Probabilmente su tutte quella di De Rossi. In gol al debutto stagionale, straripante col Verona. Se i dati forniti dalla Lega non sono errati, allora sono semplicemente mostruosi. Perché nella classifica dei passaggi riusciti, i primi quattro della graduatoria sono tutti romanisti. E fin qui ci si arriva facilmente, visto l’andamento della partita. Ma a stupire è il distacco tra il primo e tutti gli altri. Al quarto posto per passaggi riusciti c’è Strootman con 60, al terzo Pjanic con 65, al secondo Totti con 69 e poi un abisso con De Rossi che svetta a quota 104. [...]

Per la Roma di oggi ci saranno avversari più semplici (Sampdoria e Bologna) per provare a fare più punti possibile, per far trasformare in vero fuoco la fiammella di entusiasmo data dalle due vittorie appena ottenute. 2007-2013, parallelismi affascinanti, ma forse ha ragione Garcia: «Ora restiamo umili». Anzi, senza forse.