(Il Romanista - F.Bovaio)Il primo dei grandi doppi ex di Roma e Inter che ci viene in mente ? uno dei pi? forti giocatori giallorossi di tutti i tempi: Fulvio Bernardini, a cui ? intitolato il centro di Trigoria. Diplomatosi in ragioneria nel 1926, venne ingaggiato dall?Inter per 150 mila lire e uno stipendio mensile di 2500 lire pi? l?iscrizione alla Bocconi, dove si laure? in Scienze Politiche. Nel 1928, per?, il richiamo della sua citt?, Roma, divenne troppo forte e visto che intanto era stata fondata la societ? giallorossa Bernardini torn? a casa. Di quest?ultima vest? la maglia per 11 stagioni, diventando il faro della squadra che fece innamorare Campo Testaccio. In giallorosso collezion? 286 presenze e 47 reti in A (compresa la stagione 1928-29), nessuna delle quali, per?, segnata alla sua vecchia Inter.
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Fuffo, HH, la bufala Bati
(Il Romanista – F.Bovaio) Il primo dei grandi doppi ex di Roma e Inter che ci viene in mente ? uno dei pi? forti giocatori giallorossi di tutti i tempi: Fulvio Bernardini, a cui ? intitolato il centro di Trigoria.
Dopo di lui, ma col percorso inverso, tocc? ad un altro grande romanista del periodo pre-bellico vestire le due maglie: Amedeo Amadei, che aveva esordito in A in giallorosso il 2 maggio del 1937 ad appena 15 anni, 9 mesi e 7 giorni e che poi, nel 1948, verr? ceduto ai nerazzurri quando la Roma era gi? in ritiro precampionato a Sora. Per lui 100 reti in A con la Roma (di cui 7 all?Inter) e 189 in generale in campionato, dove chiuder? col Napoli.
Detto di questi due grandi del passato remoto, facciamo un notevole salto in avanti e arriviamo al 1968, quando sulla panchina della Roma siede Helenio Herrera, che con l?Inter di pap? Moratti aveva vinto tutto. Da Milano il Mago si porta nella Capitale due giovanotti difensori centrali: Bet e Santarini. In giallorosso Herrera trova anche un genio del centrocampo come "Ciccio" Cordova, calcisticamente cresciuto proprio nell?Inter. Tutti e tre contribuiranno alla conquista della Coppa Italia 1968-69, con Santarini che rester? giallorosso per 13 campionati, diventando cos? il terzo romanista con pi? gare in A (344) dietro a quel Losi che aveva sostituito (386 partite) e a Totti. Con un altro balzo in avanti nel tempo arriviamo al 1982, anno in cui la Roma preleva dall?Inter l?austriaco Prohaska, al quale i nerazzurri preferirono Hansi Muller e Juary (il regolamento stabiliva che si potevano tesserare solo due stranieri per squadra).
Prohaska arriv? nella Capitale e vinse lo scudetto 1982-83. Con Ancelotti, Conti, Di Bartolomei e Falcao dette vita ad un centrocampo da sogno. Tra i suoi compagni di squadra c?era anche un altro ex interista, seppur romano di nascita: Odoacre Chierico, cresciuto nella Stefer, passato all?Inter e poi al Pisa, dal quale lo prese la Roma, dove rimase fino al 1985. Con un ulteriore salto avanti nel tempo arriviamo al 1991, anno in cui uno dei tanti prodotti del sempre fertile vivaio giallorosso lascia la Capitale con destinazione Milano. ? Stefano Desideri, centrocampista di rottura con la dinamite nei piedi che nella Roma aveva esordito nel 1985 per poi segnare 29 reti in 279 gare di campionato. Nell?Inter non riusc? a ripetersi, tanto che entr? in crisi e si ritrov? solo dopo essere passato all?Udinese.
Nel 1993 fu poi la volta del difensore Festa, che l?Inter dette in prestito ai giallorossi solo per il campionato 1993-94. Nel novembre del ?95 scambio di attaccanti, con l?esperto Branca che pass? dalla Roma all?Inter (della quale ? tuttora un dirigente) e il giovane Delvecchio che fece il percorso inverso. A guadagnarci ? stata la Roma, con cui "Supermarco" ? diventato campione d?Italia e recordman di gol nel derby insieme a Da Costa. Nel ?97 l?Inter preleva dalla societ? giallorossa l?ala destra Francesco Moriero, autore di tre buone stagioni nella Capitale col suo mentore Mazzone. In nerazzurro ? ricordato per un gran gol in rovesciata in Coppa Uefa. Nel ?99 tra le due societ? si concretizza il passaggio di Di Biagio dal giallorosso al nerazzurro. Di Biagio era arrivato nella Capitale nel 1995 e dopo il trasferimento a Milano il suo posto nel centrocampo giallorosso sar? preso da Cristiano Zanetti, pupillo di Capello e cresciuto nell?Inter. Con lui titolare al posto dell?infortunato Emerson la Roma vinse lo scudetto nel 2000-01, in una stagione in cui fu protagonista anche Batistuta, strappato da Sensi alla Fiorentina per 70 miliardi di lire. L?argentino segn? 20 gol, ma gi? nel campionato seguente mostr? i segni del declino, che spinsero Sensi a cederlo all?Inter nel gennaio del 2003 dicendo di aver dato ?una bufala? all?amico Moratti. Dopo gli arrivi indiretti a Milano degli ex romanisti Wome e Samuel e quello a Roma dell?ex interista Ferrari, ? toccato a Pizarro arrivare nella Capitale dalla societ? nerazzurra, che in seguito avrebbe mandato a Roma anche Andreolli e Burdisso. Il percorso inverso, invece, ? stato fatto da Chivu. Tra i tantissimi doppi ex di questa sfida vanno infine ricordati Panucci (grande in giallorosso, meteora in nerazzurro), Adriano e Cassano, oltre ovviamente a mister
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