rassegna stampa roma

E’ una Roma che si sgonfia presto

(Il Romanista – C.Zucchelli) – La maledizione continua. La Roma, che non vince in casa dall’11 aprile, rimanda ancora l’appuntamento con la vittoria all’Olimpico e, dopo il pareggio contro il Catania e il ko contro il Bologna,...

Redazione

(Il Romanista - C.Zucchelli) - La maledizione continua.La Roma, che non vince in casa dall’11 aprile, rimanda ancora l’appuntamento con la vittoria all’Olimpico e, dopo il pareggio contro il Catania e il ko contro il Bologna, viene fermata anche dalla Sampdoria di Ferrara. L’1-1 che si materializza nel turno infrasettimanale lascia l’amaro in bocca e sa tanto di sconfitta per come arriva: bella Roma nel primo tempo, vantaggio con Totti, occasioni sprecate – Destro, dove è finito l’istinto del bomber? – e solito calo nella ripresa, con la squadra di Ferrara che pareggia dopo una papera di Stekelenburg nonostante sia ridotta in 10 per l’espulsione di Maresca. Il pareggio dell’Olimpico, il modo peggiore per preparare la sfida di sabato contro la Juventus, fa riflettere anche per gli altri risultati di giornata: le milanesi si riprendono, la Lazio viene fermata a Napoli e se la Roma avesse vinto adesso sarebbe terza in classifica a soli tre punti dai bianconeri.  Con la possibilità di agganciarli sabato allo Juventus Stadium, dove finora nessuno ha mai vinto. La speranza è che ci riesca la squadra di Zeman dopodomani: sarebbe il giusto modo per ripagare i romanisti dell’ennesima notte di amarezze. Una notte che vede i giallorossi partire con la formazione annunciata se non fosse per Marquinho in campo al posto di De Rossi.

La Roma parte bene:  Totti lancia Destro ma l’attaccante non trova l’attimo giusto per liberarsi del portiere argentino  e spreca così la prima nitida occasione della partita. La Roma domina in lungo e in largo, la Samp, costretta a togliere Pozzi per un problema muscolare dopo mezzora, si fa vedere solo al 33’ con un bello spunto di Eder il cui tiro, da posizione defilata, termina però abbondantemente alto sopra la traversa. Un minuto e la Roma passa in vantaggio: Destro si fa respingere il pallone da Romero, Florenzi si fa trovare pronto dopo che Lamela aveva recuperato, passa a Totti che incrocia di destro e sotto la Sud, a casa sua, segna il gol numero 216 in serie A. Al minuto 35, nel suo ultimo giorno da trentacinquenne, Francesco Totti porta meritatamente in vantaggio la Roma. I giallorossi potrebbero raddoppiare se non fosse per Destro che, su assist di Balzaretti e solo davanti a Romero, si fa ipnotizzare ancora una volta dall’estremo difensore della Sampdoria.   Si va al riposo tra gli applausi, si rientra con la Samp che dopo 40 secondi  rimane in 10 per l’espulsione di Maresca per somma di ammonizioni. Ferrara, salutato “affettuosamente” dall’Olimpico fin dal riscaldamento, corre ai ripari e toglie Estigarribia per Icardi. La Roma, come nel primo tempo, ha in mano la partita ma manca il raddoppio prima con Totti, pallonetto troppo alto, e poi con Lamela che, su assist di Destro, manda direttamente in Curva Nord.  Puntuale arriva la punizione: Eder tira, Stekelenburg respinge ma non trattiene, poi, su un successivo tiro non irresistibile, si lascia sfuggire il pallone e Munari, facile facile, pareggia.

Zeman prova a inserire sostanza e personalità; fuori Tachtsidis e dentro De Rossi. La Roma però subisce il colpo: Lamela viene ammonito, poi è il turno di Florenzi costretto a stendere Eder che se ne era andato via in contropiede e infine Icardi viene fermato da un recupero provvidenziale di Castan mentre era solo davanti a Stekelenburg. La Roma è in bambola, sembra incapace di reagire e allora ci provano i 37mila dell’Olimpico a dare la scossa ma il colpo è forte anche per loro. Ferrara, dopo un colpo di testa di De Rossi alto sopra la traversa, cambia ancora togliendo Eder e mettendo Soriano, la Samp si difende e prova a giocarsela in contropiede, la Roma si butta in avanti ma con confusione e senza mai essere incisiva. Si attacca solo a sinistra sull’asse Totti-Balzaretti, generoso ma che sbaglia tantissimo, e i minuti passano senza un nulla di fatto. Zeman passeggia nervosamente su e giù per l’area tecnica, De Rossi ci prova ancora di testa ma non inquadra lo specchio, Balzaretti all’ultimo secondo manda a lato, Ferrara si alza dalla panchina e invita i suoi a restare concentrari perché un punto conquistato all’Olimpico in 10 contro 11 è oro. Oro puro, per la Samp. Per la Roma, invece, è una maledizione.  La maledizione dell’Olimpico che fischia la squadra proprio mentre i giocatori accerchiano Mazzoleni nervosi per i soli due minuti di recupero.