(Il Romanista - V.Meta) Adesso che è sicuro di trovare anche Fabio Borini, si può dire che Mattia Destro abbia un motivo in più per scegliere la Roma.
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E il suo riscatto avvicina Destro
(Il Romanista – V.Meta) Adesso che è sicuro di trovare anche Fabio Borini, si può dire che Mattia Destro abbia un motivo in più per scegliere la Roma.
La strada che potrebbe portare l’attaccante dell’Under 21 a Trigoria è stata tutt’altro che sbarrata dal riscatto del coetaneo, al contrario: i cinque milioni spesi per la seconda metà del cartellino di Borini non dovrebbero precludere altre operazioni, anche perché i soldi per arrivare a Destro potrebbero venire da un’altra cessione, quella di Osvaldo.
L’ostacolo è semmai rappresentato dalla concorrenza della Juventus, che ha appoggiato il riscatto della comproprietà da parte del Siena (cosa che ha dato abbastanza fastidio al presidente del Genoa Enrico Preziosi, che con Mezzaroma aveva un accordo per riprendersi il giocatore) e ora è pronta a fare un investimento sul ventunenne cresciuto nell’Inter. Preso Giovinco, resta da capire se davvero per i bianconeri possa essere Destro il colpo promesso dalla dirigenza o se piuttosto Marotta non proverà fino all’ultimo a prendere Van Persie. A essere fuori dai giochi - ammesso che mai vi siano stati davvero, come ha lasciato intendere lo stesso Preziosi - sono i nerazzurri: con il Genoa hanno un canale privilegiato, non sarebbe stato difficile trovare un accordo, magari inserendo nella contropartita uno dei giocatori in comproprietà fra le due squadre.
Invece i riscatti di Longo (all’Inter) e Kucka (al Genoa) si sono fatte indipendentemente da Destro, che da parte sua ha sempre detto di preferire una squadra che gli potesse garantire un certo spazio. Cosa che non sarebbe accaduta all’Inter, dove avrebbe avuto davanti altri due ex genoani, Milito e Palacio.
Parallelamente c’era l’interesse della Juventus, forte dal primo momento, ma uscito allo scoperto solo nelle ultime settimane, al punto da ribaltare le carte in tavola fra Genoa e Siena. Ora però Preziosi non vuole saperne di fare affari con i bianconeri e preferirebbe dare Destro alla Roma, che ai rossoblù ha già presentato un’offerta (si è parlato di 12 milioni di euro più una contropartita tecnica) e che non è affatto fuori dalla partita, anzi. Sabatini e Baldini sanno di poter contare sulla preferenza di Preziosi e anche su quella di Destro, che non ha mai nascosto di stimare molto Zeman e per cui quello con la Roma è un discorso lasciato in sospeso quando aveva quattordici anni. E poi c’è l’amicizia che lo lega a Borini, con il quale Mattia ha giocato - e molto bene - soltanto in nazionale. «Con Fabio non riusciamo mai a trovarci - ha detto di recente -, eppure giocare insieme ci piacerebbe molto».
Da ieri Destro sa che a Roma riuscirebbe a realizzare questo desiderio. In attesa di chiarire il suo futuro, si sta godendo l’ultimo scorcio di vacanze e un paio di giorni fa era a Milano, dove ha cenato con l’ex direttore sportivo del Siena Perinetti. Una cosa comunque è certa, che Destro non sarà l’alternativa a Borini.
E non lo sarà perché a fargli posto potrebbe essere Daniel Osvaldo, che in Spagna ha molto mercato: «Ci sono tanti club che puntano su di lui - ha detto l’agente Fifa Fusco -, dal Valencia al Malaga ma anche l’Atletico Madrid. Il problema è che ha un costo importante e in Spagna c’è una crisi che sta sconvolgendo anche il calcio». Restando in attacco, ancora da definire la posizione di Stefano Okaka, per cui il Parma può ancora esercitare il diritto di riscatto sulla comproprietà. Sul fronte brasiliano, tutto fatto per Dodò e quasi per Castan, mentre il presidente della Fluminense ha fatto il punto sulla situazione Marquinho, ricordando come la Roma abbia tempo
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