rassegna stampa roma

De Rossi, domani al via la sua Roma numero 18

(Il Romanista – V. Meta) – Un Europeo soltanto sfiorato ma vissuto da assoluto protagonista, la ripresa del corteggiamento del solito Manchester City, ventinove anni da compiere martedì e domani finalmente il ritorno a casa.

Redazione

(Il Romanista - V. Meta) - Un Europeo soltanto sfiorato ma vissuto da assoluto protagonista, la ripresa del corteggiamento del solito Manchester City, ventinove anni da compiere martedì e domani finalmente il ritorno a casa.

Comincia nella settimana dal suo compleanno la diciottesima stagione nella Roma di Daniele De Rossi, atteso domani a Trigoria per iniziare la preparazione e farsi trovare pronto da Zeman quando la squadra rientrerà dagli Stati Uniti a fine mese. A Riscone la sua assenza era più presente che mai - la sua allegria avrebbe alleggerito perfino i terribili twister -, in compenso ora la Roma dovrà fare a meno di lui ancora per poco: una settimana di lavoro in solitaria al Bernardini e poi De Rossi potrà aggregarsi alla squadra, con la quale partirà regolarmente per la seconda parte della preparazione in programma a Irdning, dove prima ancora che fra i boschi dovrà farsi largo fra i ricordi, visti gli undici anni trascorsi dal primo ritiro con Fabio Capello. Nell’estate 2001 De Rossi era l’equivalente del Verre di oggi, anzi anche meno visto che per affacciarsi in prima squadra avrebbe dovuto aspettare ancora tre mesi.

Nell’estate 2012 è insieme a Totti il principale punto di riferimento della Roma, alla quale si è legato fino al 2017 con un contratto firmato a febbraio nonostante mezza Europa fosse pronta a svenarsi per averlo. In realtà a Trigoria – meglio, a casa come lui stesso ha più volte definito il Bernardini – ci aveva fatto un salto il 4 luglio, alla vigilia della partenza per Riscone, giusto il tempo di un saluto a Zdenek Zeman prima di concedersi qualche giorno di vacanza negli Stati Uniti, dove sarebbe stato anche disposto a tornare a strettissimo giro per la tournée fra Chicago, Boston e New York se lo stesso tecnico non avesse insistito affinché si risparmiasse il viaggio e rimanesse a lavorare a Roma.

Zeman sa di poter contare su di lui, tanto in campo (dove gli affiderà la regia schierandolo vertice basso del centrocampo a tre) quanto nello spogliatoio, visto che tutti i giovani passati in prima squadra negli ultimi anni hanno puntualmente speso pubblici ringraziamenti per le parole con cui li ha incoraggiati. De Rossi si appresta alla stagione della maggiore età in giallorosso reduce da grandissimo Campionato Europeo con l’Italia, trascinata in finale con una serie di prestazioni da migliore in campo che hanno fatto stropicciare gli occhi a tutti, da Platini in giù. Da domani sarà di nuovo tutto della Roma, e per recuperare le ferie mancate (dalla gara con la Spagna sono passati poco più di venti giorni, i compagni si sono riposati quasi un mese e mezzo) ci sarà tempo. Adesso c’è da fare la Roma. Più o meno come diciotto anni fa.