(Il Romanista - V.Vercillo) - «Chi prende Zeman sa che è un integralista, esprime sempre e solo quel concetto di gioco. Devi seguirlo e sposare la causa a pieno, attaccare sempre e rischiare. O lo ami o lo odi». È chiaro e conciso Daniele Delli Carri, direttore sportivo del Pescara, ai microfoni di Tele Radio Stereo. E aggiunge: «Se i calciatori comprendono questo, il boemo può arrivare in alto. Roma non è Pescara, il clamore di una mal gestione di De Rossi è enfatizzata dalla piazza, perché Zeman ai rapporti ci tiene molto». Con il suo Pescara in pieno ciclone postZeman, a due giorni dalla sfida con la Roma il ds biancoazzurro spiega il boemo: «Le sue idee sono applicabili sia in A sia in B, ma dipende dall’interpretazione dei giocatori. Lo scorso anno noi abbiamo subito 5 sconfitte consecutive poi con l’ingresso di un giocatore al posto di un altro, ne abbiamo vinte 8 di fila».Il Pescara si avvicina alla Roma con un nuovo allenatore:«E’ costretto dalla classifica ad essere più pragmatico. E’ un allenatore che fa giocare la squadra, però quando i punti cominciano a pesare è normale che un allenatore diventare più conservativo».
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Bergodi già allena a porte chiuse Delli Carri: «Roma, segui Zeman»
(Il Romanista – V.Vercillo) – «Chi prende Zeman sa che è un integralista, esprime sempre e solo quel concetto di gioco. Devi seguirlo e sposare la causa a pieno, attaccare sempre e rischiare. O lo ami o lo odi».
La carta “effetto Bergodi” è quella giusta da giocare, secondo il difensore del Pescara Christian Terlizzi:«Il cambio di tecnico regala sempre energie nuove, spesso anche un certo tipo di entusiasmo. Adesso dovremo esser noi bravi a capire gli aspetti nei quali dobbiamo migliorare. La nostra è una squadra che per quanto concerne il palleggio ha sempre dimostrato una grande preparazione, mentre qualche miglioria dovremo apportarla sicuramente nella fase di non possesso. Se riusciremo a migliorare anche sotto il profilo della cattiveria agonistica, sono convinto che raggiungeremo una posizione di classifica più agevole e che più si addice a questa squadra». Il neo tecnico ieri mattina ha preferito chiudere le porte del centro Vestina per il penultimo allenamento settimanale. Bergodi ha ritrovato a tempi pieno Vladi Weiss, che ha giocato la partitella finale e adesso si candida per un posto dal primo minuto in attacco. Probabile che nella rifinitura di questa mattina all’Adriatico, sempre a porte chiuse, venga provato con l’undici titolare. Ma con Weiss in campo bisognerebbe rivedere l’assetto tattico, magari togliendo un centrocampista (Togni) e arretrando Quintero. In attacco andrebbero così Abbruscato (o Jonathas) e proprio Weiss. Con Blasi, Colucci, Zanon, Capuano e Cascione indisponibili, si va verso il 3-4-2-1 con Perin in porta. I tre di difesa saranno Cosic, Terlizzi e Bocchetti, con Crescenzi a disposizione che spesa in una maglia sulla fascia sinistra. A centrocampo Balzano, Nielsen, Bjarnason e Modestro. Nel reparto offensivo Abbruscato davanti a Weiss e Quintero.
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