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Zeman e la Roma dei giovani. Notte da brividi all’Olimpico

(Corriere della Sera – G.Piacentini) Prove tecniche di campionato. Ad una settimana esatta dall’esordio casalingo contro il Catania,

Redazione

(Corriere della Sera - G.Piacentini) Prove tecniche di campionato. Ad una settimana esatta dall’esordio casalingo contro il Catania, la Roma si (ri)presenta ai suoi tifosi nell’amichevole di questa sera (ore 20.45, diretta tv su Roma Channel) contro l’Aris Salonicco. Sarà una gara ricca di significati per i circa 30 mila (ieri sera erano più di 25 mila i biglietti venduti, ma oggi ci sarà un’ulteriore impennata e la società, per fronteggiare le tante richieste, ha allestito un botteghino, aperto dalle ore 16, all’ex Ostello della Gioventù di viale delle Olimpiadi) che affolleranno gli spalti dello stadio Olimpico.

C’è grande entusiasmo (e curiosità) per il ritorno in panchina (quella giallorossa) di Zeman, tredici anni dopo la sua ultima apparizione in un Roma-Cagliari finito 3-1 (16 maggio 1999) grazie ad un gol di Di Francesco e alla doppietta di Francesco Totti. È proprio il capitano l’anello di congiunzione tra la prima Roma zemaniana e quella che si presenta stasera: sarà lui a fare idealmente gli onori di casa e a «presentare» ai tifosi i tanti volti nuovi portati nella capitale dal duo Baldini-Sabatini. Sarà la prima volta per molti, a partire dagli azzurri Balzaretti e Destro, che all’Olimpico hanno giocato solo da avversari (l’attaccante ha anche segnato, contro la Lazio, lo scorso 2 maggio); sarà un ritorno per Nico Burdisso, al rientro dopo il grave infortunio al ginocchio che ne ha messo a repentaglio la carriera, che giocherà al fianco di Leandro Castan, altro nuovo arrivo. Sarà un quasi esordio, dopo i 4 minuti che gli ha regalato Vincenzo Montella nell’ultima gara casalinga (con la Sampdoria) di due stagioni fa, quello di Alessandro Florenzi che in un mese e mezzo di lavoro è riuscito a dimostrare che la scelta di riportarlo a casa dopo lo splendido campionato di Crotone si è rivelata azzeccata. Si giocherà una maglia (non solo stasera ma per tutta la stagione) con l’americano Bradley, in un centrocampo in cui i due elementi fondamentali saranno Pjanic e De Rossi.

Stasera i cuori dei 30 mila tornati dal mare per esserci batteranno soprattutto per lui, «minacciato» dalla corte del Manchester City, pronto a fare follie - ieri i media inglesi parlavano di un’offerta, che però non ha trovato nessun riscontro, di 55 milioni di euro - per averlo. Gli faranno sentire il loro amore, nel caso ce ne fosse bisogno, per «spingerlo» a dare retta al cuore. Sarà la prima volta anche per il brasiliano Dodò, finalmente inserito nella lista dei convocati dopo i troppi problemi fisici di inizio stagione. Non sarà l’ultima volta per Daniel Osvaldo, che non si muoverà dalla capitale e che in vista della gara col Catania (Destro è squalificato) sarà schierato al centro dell’attacco, vicino a Totti e ad uno tra Lamela e Nico Lopez (altra prima volta). Borriello e Perrotta non sono stati convocati: sono entrambi sul mercato e la società conta di trovargli una sistemazione entro la fine del mercato. Perrotta ha rifiutato la rescissione del contratto mentre Borriello ha rifiutato il Tottenham perché spera in una chiamata da parte della Juventus, del Milan (ieri Allegri ha aperto uno spiraglio al trasferimento) o dell’Inter. I tifosi giallorossi probabilmente non avranno un’altra occasione per salutarli