Quasi un anno fa Nicolò Zaniolo si è procurato in Nazionale il secondo, terribile, incidente della sua ancora giovane carriera, scrive Gianluca Piacentini sul Corriere della Sera. A dodici mesi da quello choc, proprio la maglia azzurra è stata il premio per il lavoro fatto per tornare quello di prima. Il primo a goderselo è stato José Mourinho, che lo ha recuperato per la causa romanista prima di riconsegnarlo al c.t. Roberto Mancini. Giovedì scorso, nel match di Conference League con il Trabzonspor, Zaniolo è tornato al gol, 400 giorni dopo l’ultima volta: “È stato un nuovo inizio – le sue parole dal ritiro dell’Italia – e spero che in futuro ci siano molti altri gol. Il secondo infortunio è stata una mazzata, sapevo che avrei dovuto ricominciare tutto da capo. Non tutti i mali vengono per nuocere, però, perché sono cresciuto come uomo e come calciatore. Ho imparato la cultura del lavoro, vado prima al campo, curo di più l’alimentazione e tante cose che prima dell’infortunio non vedevo. A starmi vicino è stata soprattutto la mia famiglia: mi sono detto che dovevo tornare più forte di prima perché il pallone per me è tutto. La paternità? È la più grande emozione della mia vita, che voglio tenere per me".
Forzaroma.info
I migliori video scelti dal nostro canale
rassegna stampa roma
Zaniolo: “Giocatore rinato e padre felice”
Mourinho lo ha recuperato per la causa romanista prima di riconsegnarlo al c.t. Roberto Mancini
© RIPRODUZIONE RISERVATA