La Roma si prepara a ripartire. La data del 4 maggio per l’eventuale ripresa degli allenamenti rappresenta uno spartiacque, a cui la società giallorossa non vuole farsi trovare impreparata. E se, da una parte, prosegue la trattativa con la squadra per il taglio degli stipendi, dall’altra arrivano segnali dagli Stati Uniti di una trattativa ancora in piedi per il passaggio della società da James Pallotta a Dan Friedkin.
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Tamponi e stipendi: la Roma accelera
Controlli al Campus Biomedico per giocatori e familiari confidando di ripartire il 4 maggio. In quel caso, gruppo pronto a tagliarsi due mensilità. Pallotta-Friedkin,si continua a trattare
Per quanto riguarda la ripresa, scrive Il Corriere della Sera, la Roma ha iniziato a verificare le condizioni dei calciatori e dei loro familiari, che saranno sottoposti in queste ore a tamponi per il coronavirus. I controlli saranno effettuati al Campus Biomedico, ed in particolare nel reparto Covid 19, allestito proprio grazie all’aiuto di Roma Cares, dove si svilupperà la sperimentazione del protocollo di sicurezza che dovrà essere superato dagli atleti per la ripresa dell’attività agonistica. I calciatori potrebbero rimanere in ritiro nel centro sportivo, in condizioni di assoluta sicurezza nelle stanze singole.
La data dell’eventuale ripresa influirà anche sulla trattativa per la riduzione degli stipendi. L’accordo portato avanti da capitan Dzeko, Kolarov, Pellegrini e Fazio, dovrebbe seguire il modello già applicato dalla Juventus: i calciatori potrebbero rinunciare a 4 mensilità, con la possibilità di recuperarne circa 2,5 nel prossimo esercizio in modo da alleggerire il bilancio in corso. Se si ricomincerà nei tempi previsti, invece, la rinuncia sarebbe più «leggera» : 2 stipendi ora, con la possibilità di recuperarne uno. Intanto Pallotta ha continuato a trattare con Friedkin la cessione della società: un affare praticamente chiuso prima dell’emergenza, e che poi sembrava saltato definitivamente.
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