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Stadio della Roma, nuove inchieste. Nel mirino gli iter amministrativi

Due indagini per abuso d’ufficio dopo quella per corruzione con l’arresto di Parnasi

Redazione

Sullo stadio della Roma sono state aperte due nuove inchieste. Entrambe con l’accusa di abuso d’ufficio. La prima riguarda la mancata approvazione in Consiglio comunale del verbale conclusivo della Conferenza dei servizi. Per l’assenza del passaggio del testo nell’aula Giulio Cesare è stata denunciata la sindaca pentastellata Virginia Raggi, che tuttavia ancora non è stata iscritta nel registro degli indagati, come riporta il Corriere della Sera.

L’altra indagine si concentra sul sospetto di lacune burocratiche commesse nel corso dell’iter procedimentale a favore di Luca Parnasi nella formazione del progetto uscito dalla seconda Conferenza dei servizi. I nuovi filoni d’indagine si sommano all’inchiesta sull’arresto del costruttore, accusato di aver corrotto funzionari pubblici per ottenere provvedimenti ad hoc nella realizzazione dello stadio.

Nell’esposto si ricorda quello che è accaduto a gennaio scorso, quando la Conferenza dei Servizi invia al Campidoglio il parere favorevole al progetto. A quel punto, secondo i denuncianti, il verbale deve essere approvato, o respinto, dal Consiglio Comunale.

E invece il 12 aprile viene pubblicato il progetto, poi subito depositato - senza il passaggio in Consiglio comunale -presso l’Albo Pretorio. Secondo i denuncianti, la sindaca in questo modo avrebbe favorito il progetto di Parnasi sottraendolo al controllo dell’Assemblea, demandata a verificare la congruenza dell’adeguamento di Eurnova alle prescrizioni della Conferenza.