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Spalletti: «Roma, voglio un filotto, chi pensa al Real non ha capito niente»

"Turnover? Il mio pensiero va a questa partita, anche se avendo recuperato dei calciatori qualche ragionamento involontario si fa"

Redazione

Luciano Spalletti sa che, nella mente dei giocatori della Roma, il quesito Carpi o Real Madrid in testa può essere potenzialmente deleterio. La Champions League, però, è la meravigliosa avventura di una sera, il campionato è il pane quotidiano che non deve mai mancare. Tanto più quando sei impegnato in una volata a quattro, con Fiorentina, Inter e Milan, per arrivare al terzo posto che qualifica ai preliminari di Champions.

Ecco perché le parole del tecnico, alla vigilia della trasferta di Modena (stasera, ore 20.45), dove il Carpi gioca le sue partite casalinghe, sono chiarissime: «Turnover? Il mio pensiero va a questa partita, anche se avendo recuperato dei calciatori qualche ragionamento involontario si fa. La priorità è il Carpi e sceglierò la Roma da mandare in campo in funzione di questa partita. se pensiamo alla partita successiva, allora, sbagliamo tutto».

La Roma viene da tre vittorie consecutive. Con quale formazione provare a fare il poker? «Dzeko, Salah, Perotti, El Shaarawy e Pjanic possono coesistere perché hanno qualità un po’ diverse. È chiaro, però, che ci vuole equilibrio. Loro devono sacrificarsi, gli altri devono essere disponibili a correre di più».

«Nel grande calcio non lo conoscono, ma Castori è un grandissimo allenatore. Nel nostro campionato nessuno ribalta l’azione come il Carpi: Mancosu e Lasagna vanno a duemila all’ora, il loro primo pensiero è mettere la palla dietro al difensore. Il momento in cui incontri l’avversario, poi, è fondamentale e il Carpi viene da due partite grandissime: al Napoli hanno concesso il minimo, contro la Fiorentina sono stati puniti all’ultimo secondo da una giocata da campione. Non dobbiamo disperdere energie in altri pensieri, ecco perché porto con me tutti quelli che posso».

(L. Valdiserri)