All'andata, era il 25 settembre, la Roma perse 3-1 a Torino contro i granata di Mihajlovic e fu la più brutta partita della stagione. Così Spalletti decise di cambiare volto alla squadra. «Non è l’uomo in più o l’uomo in meno a fare la differenza – ha spiegato ieri il tecnico – ma un modo di essere. Quel giorno abbiamo trovato un Torino in splendida condizione mentre noi non eravamo al meglio, poi l’applicazione e il modo di lavorare ci hanno fatto fare il salto di qualità».
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Spalletti non pensa solo al Toro: «Io sulla panchina della Juve? Non capisco la domanda»
Il tecnico fa catenaccio sul suo futuro e sul rinnovo del contratto che non ha ancora firmato
La gara di oggi diventa fondamentale, come scrive Andrea Arzilli sul Corriere della Sera, per riportarsi a -7 dalla Juventus e per tenere dietro il Napoli. «Bisogna fare attenzione, è una partita da vincere per restare in corsa su tre fronti: non ci resta altro risultato che la vittoria, che dovrà passare per una buona prestazione, diversa da quella della gara d’andata». La dedica è già pronta. «Scenderemo in campo per Florenzi, perché lui ci ha regalato un pezzettino di sé».
A Torino in molti lo vedono sulla panchina di Allegri, ma lui glissa. «Non capisco la domanda». Per riparlarne ci sarà tempo.
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