Gli ultrà dicono no anche se per il club è fondamentale che il campionato riparta. Non c’è sintonia tra la parte più calda della tifoseria della Roma e le esigenze della dirigenza, scrive Luca Valdiserri sul Corriere della Sera.
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Senza ripresa i conti non tornano. La Roma sarà costretta ai saldi
Gli ultrà chiedono di fermare il calcio, il club rischia un totale ridimensionamento
Una frattura profonda, che ieri è esplosa sotto forma di striscioni che sono apparsi in varie zone della città e che rischia di aggravare una situazione già molto difficile. A Trigoria speravano che su questo tema non si aprisse un fronte interno. Il club ha già perso almeno 20 milioni tra mancati incassi dal botteghino, riduzione delle sponsorizzazioni e merchandising. Se la serie A dovesse essere stoppata fino a settembre arriverebbe un’altra perdita di 30 milioni. Per risanarla ci sarebbe una sola strada: la cessione di calciatori. L’intenzione è ricostruire da Pellegrini e Zaniolo, ma se la situazione non dovesse migliorare nessuno può garantire nulla. Il presidente Pallotta sta completando l’aumento di capitale, che però serve per l’amministrazione corrente.
Nel peggiore degli scenari, pensando a un campionato a porte chiuse anche nella prossima stagione, non c’è più certezza del programma.
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