"La Roma non è stata inferiore al Real come squadra. Lo è stata come somma di qualità individuali. - scrive Mario Sconcerti nella sua analisi del match su Il Corriere della Sera - Il Real gioca un calcio vecchio, non ha schemi, ha giocatori. Meglio la Roma come chiusura degli spazi e interpretazione della partita, cioè ricerca costante del contropiede. La colpa è stata non aver usato nemmeno una delle tante occasioni avute. La Roma ha sbagliato almeno 3 gol evidenti, l’avventura è finità lì. È tornata a diventare regolare l’eliminazione e una sudditanza storica eterna contro una squadra che è solo un’ombra illustre di se stessa. Come all’andata ha deciso Cristiano Ronaldo (oltre all’ingresso di Vazquez). Non credo che Ronaldo avrebbe sbagliato le occasioni che ha avuto la Roma. Si può parlare allora di calcio in qualunque modo, ma a questi livelli diventa utile considerare importanti soprattutto le qualità dei singoli. Ronaldo ha segnato ieri il 40° gol stagionale. Il miglior realizzatore della Roma è Salah con 12. Questa è la differenza, questo in fondo è il calcio. Vince chi fa gol. Resta il rimpianto per un gol rapido che poteva cambiare la gara e per un calcio italiano che continua a scambiare l’Europa per un muro. Resta anche la dimostrazione di qualità in senso italiano della Roma"
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Sconcerti: “L’unica differenza l’ha fatta il campione”
"Vince la qualità dei singoli. Ronaldo non avrebbe sbagliato mai le occasioni che ha avuto la Roma"
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