"Troppo il punteggio, ma è stata una partita classica tra una buona squadra e una che la controlla. - scrive Mario Sconcerti nella sua analisi di Roma-Real Madrid sulle pagine del Corriere della Sera - Spalletti non poteva fare di più, ha costruito una Roma di senso e ordine, poi tutto è sfumato per il colpo di un fuoriclasse. Ma la Roma ha perso anche nella confusione. Resta una partita che genera rimpianti, come sempre quando chi perde ha fatto tutto. Il problema è che non bastava. Giocare bene non basta, devi giocare meglio, lì sta il nodo che non possiamo risolvere.
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Sconcerti: “I romanisti giocano bene ma non basta. Zidane ha il fuoriclasse, Spalletti no”
"Resta una partita che genera rimpianti, come sempre quando chi perde ha fatto tutto. Il problema è che non bastava"
Ronaldo ha fatto un gol fuori dalla partita. E Ronaldo è un giocatore che nessuna squadra italiana può avere. Il resto è stata emozione, non sostanza. Meglio la Roma che doveva recuperare di quella che difendeva lo 0-0, ma anche questo sta nel copione.
L’assoluzione dopo una sconfitta pesante disegna del resto il suo e il nostro limite. Ad alto livello, gli altri hanno qualcosa in più. Resta una partita molto tattica finché non si è segnato. Mi chiedo sempre più spesso che senso abbia cercare l’equilibrio in una squadra se poi va cambiato appena si segna un gol. Qual era quello giusto, prima o dopo il gol? In un calcio che gioca ovunque con le stesse regole tattiche, la differenza è sempre più fatta dai pochi giocatori capaci. Il Real ne aveva almeno uno".
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