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Rudi, né derby né Napoli: “Nessun calcolo, conta soltanto il Parma”

(Corriere della Sera-G.Piacentini) «Niente calcoli, voglio vincere ». Non ha dubbi, Rudi Garcia, alla vigilia di un tour de force di cinque partite – Parma, Lazio, Sampdoria e due volte Napoli nelle semifinali di Coppa Italia

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(Corriere della Sera-G.Piacentini) «Niente calcoli, voglio vincere ». Non ha dubbi, Rudi Garcia, alla vigilia di un tour de force di cinque partite – Parma, Lazio, Sampdoria e due volte Napoli nelle semifinali di Coppa Italia – fondamentali per il prosieguo della stagione. Sa benissimo, il tecnico francese, che per non avere cali di tensione, imperdonabili a questo punto del campionato, non bisogna fare troppi calcoli. «L’obiettivo è vincere sempre, sia in campionato sia in Coppa Italia. Quello che mi importa di più è la partita contro il Parma: dobbiamo confermare la vittoria di domenica scorsa e Verona e prendere i tre punti anche questa volta. Sarà difficile, perché il Parma non perde da dieci giornate e anche nella partita di andata (nella quale Biabiany segnò il primo gol in campionato a De Sanctis; ndr) giocò bene. Significa che hanno delle qualità, ma, come tutte le squadre, hanno anche punti deboli. Alla gara contro il Napoli cominceremo a pensare dopo».

Niente calcoli, quindi, nemmeno nella gestione dei cartellini gialli: domenica 9 ci sarà il derby e Garcia ha tre calciatori (Maicon, Pjanic e Florenzi) diffidati. Il suo pensiero in merito, però, non cambia: «Non ci penso, bisogna prima giocare le partite». La Roma si trova ad una svolta della stagione. A sei punti di distanza dalla Juventus e con sei punti di vantaggio sul Napoli, i giallorossi non sanno se devono guardarsi alle spalle o pensare a chi sta davanti. Un problema che Garcia non si pone: «Non guardo la classifica. Prima vinciamo contro il Parma, poi potremo farlo. Ma senza un ordine preciso, sia davanti che alle nostre spalle». Una delle certezze dell’ultima sessione di mercato, però, è che le prime tre della classifica si sono tutte rinforzate: «A noi non cambia nulla sapere cosa hanno fatto le altre squadre, importa cosa abbiamo fatto noi. Alla Juventus ci penseremo a maggio, quando dovremo affrontarla. Ora è presto. Un allenatore che vede arrivare nuovi giocatori spera sempre che le cose vadano bene: per me, comunque, non è normale che a gennaio si possano rivoluzionare le squadre. Per questo sono contento che il mercato sia terminato. Osvaldo? Solo Conte può parlarne, io posso dire della Roma: abbiamo visto che Nainggolan è come se fosse con noi dall’inizio della stagione e ho visto Bastos migliorare giorno dopo giorno. Lo stesso succederà con Toloi, che è giovane ma ha già esperienza. È facile entrare in questo spogliatoio, abbiamo giocatori di classe e intelligenza. Anche quelli che sono andati via. Li voglio ringraziare per quello che hanno fatto, ho grande rispetto per loro»