(Corriere della Sera - G.Piacentini) - Ieri è stata una giornata importante per il futuro di Daniele De Rossi, che sembra sempre più lontano dalla Roma. Al chiuso di Trigoria è andato in scena l’atteso confronto con il d.s. Walter Sabatini e il d.g. Franco Baldini. Il primo dopo il derby perso con la Lazio anche (ma non solo) per la follia che è costata il rosso a Daniele alla fine del primo tempo. Con toni calmi ma decisi i dirigenti hanno prima notificato a De Rossi la multa per l’espulsione - una vera e propria stangata da circa centomila euro - e poi cercato di rassicurarlo sul suo futuro. Gli argomenti usati però probabilmente non erano quelli che il centrocampista, uscito contrariato dall’incontro, si aspettava. La Roma gli ha in pratica fatto capire che se dovesse arrivare un’offerta la prenderebbe (di nuovo) in considerazione. Cosa che è capitata l’estate scorsa con il Manchester City e che Baldini aveva già anticipato ai microfoni di varie televisioni nei giorni scorsi.
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Roma, un’offerta «seria» e De Rossi sarà ceduto
(Corriere della Sera – G.Piacentini) – Ieri è stata una giornata importante per il futuro di Daniele De Rossi, che sembra sempre più lontano dalla Roma.
In pratica la società ha passato la palla a De Rossi: toccherà a lui decidere se accettare le proposte che, inevitabilmente, cominceranno ad arrivare (o forse sono già arrivate?) a lui e a Trigoria. La differenza con il passato è che stavolta il calciatore potrebbe cedere e fare le valigie, stufo di sentirsi quasi un peso per questa società, che ieri alla chiusura del primo trimestre dell’esercizio 2012-2013 ha comunicato un’ulteriore perdita: si è passati dal meno 54,7 milioni di fine giugno a meno 71,5 di fine settembre. Non bisogna essere dei geni della matematica per capire come alleggerirsi già da gennaio di un contratto di circa 6 milioni netti a stagione - il più oneroso nella storia della società giallorossa - possa dare una grossa mano ai conti. In tutto questo il fattore Zeman c’entra ma non è quello determinante: le diversità di vedute col tecnico sono sotto gli occhi di tutti, il nervosismo s c a t u r i t o da una precarietà che Daniele non aveva mai conosciuto in carriera, anche.
Ma Zeman molto difficilmente sarà l’allenatore della Roma per tutta la durata del contratto di De Rossi, che scade nel 2017. Un anno di reciproca «sopportazione», dunque, potrebbe essere accettato dal centrocampista, che però si sente scaricato non solo dalla dirigenza ma, ormai, anche dalla piazza. Una cosa impensabile fino a qualche tempo fa e che conferma dalla Grecia anche un ex col dente avvelenato, Leandro Greco, intervenuto ieri a Radio Manà Manà Sport. «Stanno riuscendo a vendere De Rossi. Fino a qualche tempo fa i tifosi scendevano in piazza per difenderlo, adesso sono riusciti a cambiare la mentalità della gente. È vergognoso quello che gli sta accadendo e quello che è uscito fuori di lui come ragazzo. La sua cessione sarebbe un danno per la società e per la città».
Un altro «sostenitore » di De Rossi è l’ex direttore generale Gian Paolo Montali. «Daniele - le sue parole a Sky - è un grandissimo fuoriclasse: bisogna assolutamente trovare una soluzione perché è un giocatore troppo importante. Se lo si coinvolge nel modo giusto può fare davvero la differenza: io non immagino una Roma senza De Rossi. Anch’io in passato ho avuto da chiarire un episodio con luima ne abbiamo parlato. Daniele è una persona molto intelligente, uno che parla poco, ma la cosa più fragorosa in questo momento è il suo silenzio, molto più preoccupante delle sue parole».
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