Un derby vinto 4-1 e un Napoli ormai distante solo 4 punti. Una giornata nel segno del quattro che ha fatto molto felice Luciano Spalletti: «Penso che più di così non potessimo fare . Quando giochi contro una squadra allenata da Pioli non vinci facilmente. C’è il momento in cui devi essere bravo a saper soffrire e a difendere, forse potevamo chiudere prima la partita, ma siamo stati bravi. È chiaro che dobbiamo guardare tutto ciò che ci passa intorno, sia davanti e sia alle nostre spalle. Però dobbiamo farci trovare pronti: 4 punti sono tanti, anche se il Napoli verrà all’Olimpico. Loro hanno espresso il più bel gioco del campionato, superiore anche alla Juventus, ma noi le potenzialità le abbiamo, se riusciremo a mantenere le distanze invariate».
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Roma, Spalletti cede ai sorrisi «Di più non potevamo fare»
Caccia al secondo posto: «Però il Napoli è forte e 4 punti da recuperare sono tanti»
Le scelte tattiche e gli uomini scelti per interpretarle sono stati davvero perfetti: «El Shaarawy e Perotti sono due grandi calciatori. - aggiunge Spalletti - Quando sono arrivato tutti mi chiedevano di tenere Gervinho, poi la squadra con il possesso palla e con le sue qualità ha messo in risalto la tecnica e la qualità di questi due giocatori. Dzeko è entrato bene, ma fino a quel momento c’erano state situazioni per poter chiudere la partita. Lui fa la sua parte, ma è sempre la squadra che reagisce. Non è mai un giocatore a determinare il gioco, è la squadra ad aver vinto e Dzeko ha avuto il suo ruolo».
Infine un pensiero su Totti, rimasto 90' in panchina, forse, nel suo ultimo derby con la maglia della Roma: «Secondo me poteva fare la sua parte in campo, ma da allenatore devo considerare anche altre cose. Ho calciatori forti quasi come Totti e devo tenerli in considerazione, ma sono il primo ad essere dispiaciuto per non averlo fatto giocare».
Gianluca Piacentini
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