Negli ultimi minuti di gara è stato protagonista di uno spettacolo nello spettacolo, Rudi Garcia. Prima, con la squadra che in campo stava soffrendo la reazione della Fiorentina, si è sbracciato per chiedere il sostegno del pubblico dell’Olimpico, poi, dopo il secondo gol di Gervinho che ha messo in cassaforte il risultato, si è lasciato andare ad un’esultanza scatenata. Sapeva, Garcia, l’importanza della posta in palio: bisognava vincere per dare un segnale prima ancora che al campionato, a se stessi e ai tifosi romanisti. «Abbiamo bisogno - le sue parole - dei nostri tifosi quando la partita si fa dura, e dopo un’ora è stata dura. Per fortuna che abbiamo avuto un grande De Sanctis che ha fatto due parate che hanno aiutato la squadra a rimanere nella partita. Faccio un appello: è in questi momenti che abbiamo bisogno di voi e l’urlo dell’Olimpico ci dà più forza».
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Roma, lo show di Garcia “La vittoria che volevo”
Garcia si è sbracciato per chiedere il sostegno del pubblico dell’Olimpico, poi, dopo il secondo gol di Gervinho che ha messo in cassaforte il risultato, si è lasciato andare ad un’esultanza scatenata.
Dal punto di vista tattico, è stata una Roma che ha sprecato un po’ troppo quando si è trovata in vantaggio. «Quello che conta - ha proseguito Garcia - è che alla fine abbiamo segnato il secondo gol. Sarebbe stato meglio farlo prima, ma abbiamo sviluppato un bel gioco soprattutto nel primo tempo. La Fiorentina è una squadra che vuole tenere la palla, ma nel primo tempo l’abbiamo avuta noi. Avevo chiesto pazienza e girare la palla per trovare spazio, poi verticalizzare. È una cosa che dobbiamo e possiamo migliorare ma in tutte le partite amichevoli non ho mai visto una Roma così sicura di sé». Promossi i nuovi. «Tutti i giocatori si sono impegnati tanto, sia sul piano offensivo sia su quello difensivo. Siamo stati aggressivi nel primo tempo, sono contento perché Manolas ha saputo subito adattarsi al gioco nostro così come Astori. Keita è entrato in campo alla grande. Iturbe? È normale che ci sia bisogno di un po’ di tempo per sfruttare tutto il suo talento». Sul mercato non si sbilancia. «È possibile che prendiamo ancora un giocatore». Che sarà Marko Basa, difensore del Lilla.
Una conferma sul fatto che il mercato ancora non è finito arriva anche dal presidente Pallotta. «Non vi dico chi stiamo prendendo, ma Walter sta lavorando per portare a Roma altri due giocatori. Destro? - convocato in Nazionale insieme ad Astori, De Rossi e Florenzi, n.d.r. - Non va da nessuna parte, lui deve sposarsi e la moglie si arrabbierebbe». La consapevolezza del presidente è che la Roma è una squadra che lotterà per il titolo. «Anche lo scorso anno abbiamo lottato per lo scudetto, ma quest’anno ci siamo rinforzati sul mercato anche grazie al grande lavoro che ha fatto Sabatini». Finale sui tifosi giallorossi, che lo hanno lungamente applaudito. «È stato un tifo incredibile, all’inizio ho sofferto ma Garcia ha fatto i cambi giusti e abbiamo vinto».
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