Roma per il primo posto con Dybala. Gasp: “Però da lui voglio gol e assist”

È che in pochi se ne sono accorti: Paulo Dybala dopo il rigore segnato al Viktoria Plzen ha fatto il ciuccio, per festeggiare la figlia in arrivo. Ma se ne sono accorti in pochi perché quel gol non è servito a niente. E perché dopo la partita il nome della Joya è entrato nei titoli per le sue dichiarazioni. Quel "siamo entrati mosci", che l’argentino aveva sottolineato anche per fare autocritica non è proprio andato giù al tecnico. Gasperini ha voluto difendere il gruppo: "Quelle frasi non le ritenevo vere e giuste. La parola “moscio” non esiste e neanche l’espressione “sottovalutazione dell'avversario” perché questo gruppo non lo merita". Oggi la Roma con il Sassuolo - scrive Davide Stoppini su 'Il Corriere della Sera' - ha almeno quattro obiettivi da centrare. 1) invertire una tendenza che fa pensare male, 2) riprendersi la testa della classifica agganciando il Napoli, 3) approcciare bene alla sfida, 4) tradurre finalmente in gol una produzione offensiva in crescendo. Dybala dovrebbe tornare a fare il centravanti. Gasperini ha spiegato la ricetta: "Dobbiamo avere fame di gol — ha detto —. E la nostra difficoltà principale, dura fare peggio di come stiamo facendo. Dybala può giocare, fisicamente sta bene. Ha una buona resistenza come tutti i giocatori di livello. Anche lui deve iniziare a pestare l’area, a segnare e a fare assist perché è un attaccante, non serve che giochi a centrocampo".