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Roma, in attacco scatta l’ora delle scelte. L’enigma Dzeko blocca l’assalto a Milik

Continuano le varie trattative di mercato ma attualmente Spalletti si ritrova con pochi difensori e troppi attaccanti.

Redazione

A dieci giorni dal ritiro di Pinzolo Luciano Spalletti si trova con pochi difensori e troppi attaccanti.  Entro metà settimana, come scrive Gianluca Piacentini su Il Corriere della Sera, dovrebbe diventare ufficiale il passaggio in giallorosso di Mario Rui e potrebbero esserci novità nella trattativa per riportare a Trigoria Medhi Benatia.

Alcuni attaccanti non ci saranno il giorno del raduno: Iago Falque (prestito oneroso e diritto di riscatto) e Ljajic (7 milioni circa l’incasso) prenderanno la strada di Torino, sponda granata. Altri dovranno essere piazzati, per consentire alla società di fare cassa e di alleggerire il monte ingaggi.

Le situazioni più urgenti da risolvere, per motivi differenti, riguardano Seydou Doumbia e Tony Sanabria. Il primo è ad un passo dal Basilea, disposto a prenderlo in prestito e ad accollarsi tutto l’ingaggio (6 milioni di euro lordi) dell’ivoriano. L’attaccante classe ’96 ha rifiutato un’offerta del Rubin Kazan, pronto a pagare 15 milioni di euro alla Roma, perché spera di finire di nuovo in Spagna o di andare in Premier, visto che nei giorni scorsi c’è stato un interessamento da parte del Tottenham.

Allo Sporting Gijon, al suo posto, dovrebbe finire Ezequiel Ponce. In partenza c’è anche il nigeriano Sadiq, appena riscattato per 2.5 milioni dallo Spezia e che probabilmente rimarrà in Italia per proseguire nel suo percorso di crescita.

Spalletti vuole invece valutare Manuel Iturbe, sempre che nel frattempo non arrivino improbabili ricche offerte per l’attaccante che la Roma due anni fa ha pagato 22.5 milioni di euro dal Verona.

Tutto da decidere, invece, il futuro di Edin Dzeko, che ha altri quattro anni di contratto con la Roma a 4.5 milioni netti d’ingaggio ma che non convince fino in fondo Spalletti, che nel finale della passata stagione ha dimostrato di preferire attaccanti con altre caratteristiche. In Bosnia scrivono di Dzeko come del sostituto di Mauro Icardi all’Inter, dove ad attenderlo ci sarebbe Roberto Mancini che l’ha allenato al Manchester City, ma più che una trattativa è un’idea. Più concreta l’offerta del Sunderland: 14 milioni alla Roma, 6,5 al giocatore. La partenza del bosniaco libererebbe un posto per un altro attaccante: il polacco Milik è monitorato da tempo, ma con l’Ajax si entrerà nei dettagli solo dopo l’Europeo e dopo l’addio di Dzeko.