Terza sconfitta in sette giorni per la Roma, che continua a colare a picco in campionato (il Sassuolo, ottavo in classifica, è ora a soli due punti) dopo aver virtualmente abbandonato l’Europa League dopo il 6-2 di Manchester, scrive Gianluca Piacentini sul Corriere della Sera.
Corriere della Sera
Roma disastro, rischia anche il settimo posto
Tracollo senza fine. Fonseca: "Incapaci di reagire"
Contro la Sampdoria è arrivata la quarta sconfitta nelle ultime cinque partite, la sesta nelle ultime dieci tra Serie A e coppa.
I numeri della formazione giallorossa sono impietosi: con i due di ieri, sono 101 (51+50, esclusi i tre a tavolino della partita col Verona) i gol subiti in campionato con Paulo Fonseca in panchina, con una media di 1.40 a partita. L’Inter campione d’Italia nello stesso periodo ne ha subiti 65. Ai tanti assenti per infortunio si è aggiunto Lorenzo Pellegrini, rimasto a Roma per assistere alla nascita del suo secondo figlio, per questo Fonseca ha varato una formazione inedita con Mkhitaryan alle spalle di Borja Mayoral e Dzeko.
A fine match Paulo Fonseca cerca una spiegazione. "È un momento difficile, ma abbiamo fatto un buon primo tempo dopo la sconfitta con il Manchester. Abbiamo sofferto il gol subito prima dell’intervallo e nella ripresa non abbiamo avuto la forza di reagire. La prestazione del primo tempo, però, dimostra che la squadra mi segue". La Roma è praticamente fuori da tutto, ma Fonseca ha le idee chiare sui motivi che hanno portato a questo tracollo. "Fino a marzo stavamo lottando per il campionato e per l’Europa League. Il problema è che prima avevamo tutti i calciatori a disposizione, con la Sampdoria ne mancavano dieci: credo che anche le altre squadre con tutte queste assenze avrebbero sofferto, è stato difficile gestire le assenze e le tante partite. Abbiamo avuto tanti problemi e non abbiamo potuto far allenare bene i calciatori che rientravano dagli infortuni, come è capitato a Manchester dove siamo stati costretti a farli giocare. La rosa della Roma? Ad inizio stagione in molti dicevano che la nostra posizione era il settimo posto, ma penso che potevamo fare di più. Non abbiamo mai avuto Zaniolo e Smalling, con tutti a disposizione avremmo potuto fare di più".
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