rassegna stampa roma

Roma, è il tempo delle decisioni

La tournèe americana si chiude con una serie di domande a cui dirigenza e staff tecnico cercano risposte.

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Due vittorie (1-0 al Liverpool e al Real Madrid), due sconfitte (2-3 contro il Manchester United; 0-2 contro l’Inter) e una serie di domande a cui dirigenza e staff tecnico cercano risposte.

La tournée americana della Roma si è chiusa con gli ultimi allenamenti a Boston, dove Garcia ha voluto provare a porte chiuse. 

1) Il portiere. La tournée è stata l’occasione per vedere Skorupski con continuità, dopo che nella stagione scorsa ha giocato solo 90’ in Coppa Italia e gli ultimi 180’, a giochi fatti, in campionato. È sembrato forte tra i pali e meno in uscita. Un’esperienza da rodare. Ma come farlo? Mandarlo a giocare o tenerlo come dodicesimo di De Sanctis, che, dopo l’intervento al gomito, non è ancora rientrato ma promette di essere pronto per il 30 agosto, contro la Fiorentina? L’impressione è che la Roma non farà movimenti in porta. 

2) La difesa. Si è scelta la strada dell’esperienza: dopo Maicon, è arrivato Cole. Pallotta e Garcia hanno detto la loro su Benatia: resta. Non tutti, però, ci credono. Tanto che ieri, quando il greco Manolas - giovane e bravo - è stato messo sul mercato dall’Olympiacos c’è chi ha pensato a un altro scippo di Sabatini, questa volta ai danni della Juve. Possibile? Se sì vorrebbe dire che Benatia è in uscita. Maicon ha chiesto allungamento e revisione del contratto in scadenza giugno 2015. Sabatini prende tempo. 

3) Il centrocampo. È il reparto più completo. Uçan e Paredes sono due opzioni in più. Troppe? L’argentino potrebbe essere prestato. Uçan è costato troppo? No, perché l’acquisto sarà in gran parte pagato, tra due anni, con i soldi della cessione di Dodò all’Inter. Il recupero di Strootman procede nei tempi giusti, ma senza recuperi miracolosi. Nainggolan, eccessi su twitter a parte (ma difendere un compagno è sempre buona cosa), dimostra la bontà della scelta di gennaio. 

4) L’attacco. Tra tutti gli attaccanti di Garcia, è andato in gol solo Francesco Totti. Destro e Ljajic sono quelli più sotto pressione da parte della piazza: il primo la sopporta meno del secondo. Cambiare per cambiare (o per dar retta ai tifosi) non è nelle intenzioni di Garcia. Iturbe deve crescere, ma il ritardo era previsto. Gervinho non ha fatto una gran figura con la richiesta di aumento di ingaggio associata al «giallo» del visto che lo ha tenuto lontabno dalla tournée. Ora ha un motivo in più per ritornare quello della scorsa stagione. Il Cesena è davvero interessato a Borriello, ma alle sue condizioni, che non sono quelle che la Roma desidera.