rassegna stampa roma

Roma, colloqui Cina-Unicredit. Sì dagli americani

(Il Corriere della Sera – F.Savelli) Lo sponsor in mandarino sulle magliette sfruttando l’effetto moltiplicatore della Città Eterna. E una tranche da 30 milioni, il valore di mercato (secondo i cinesi di Hna group) per il 20% di Neep, la...

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(Il Corriere della Sera - F.Savelli) Lo sponsor in mandarino sulle magliette sfruttando l’effetto moltiplicatore della Città Eterna. E una tranche da 30 milioni, il valore di mercato (secondo i cinesi di Hna group) per il 20% di Neep, la holding di controllo che possiede il 78% della Roma calcio.

La trattativa sarebbe ancora in uno stato embrionale, eppure qualche giorno fa una conference call con gli americani con la regia di Unicredit in veste di azionista con il 31% delle quote avrebbe posto le basi per un accordo preliminare. I colloqui proseguiranno fitti anche nel fine settimana per verificare se il matrimonio sino-americano in salsa giallorossa non sia l’ennesima boutade con ripercussioni sull’andamento in Borsa del titolo (ieri l’azione ha chiuso a +1,43% a 1,41 euro).

La banca di Piazza Cordusio intenderebbe spuntare 10 milioni di euro in più (circa 40 milioni) per il 20% della controllante Neep aprendo le porte ai cinesi anche in previsione di un successivo aumento di capitale da 50 milioni di euro, che porterebbe a un riassetto azionario e a una diluizione dei soci americani (69%) e di Unicredit. Logico che le controparti stiano esaminando tutti i dettagli. Da una parte gli emissari di Chen Feng, rappresentante legale del colosso che controlla la compagnia cinese Hainan Airlines, avrebbero visto i conti. Dall’altra Unicredit— assistita da Rothschild—ha da tempo messo in cantiere l’uscita dalla società, perché il calcio non è ovviamente core per un istituto di credito. Dal canto suo gli americani sono alla finestra e non vedrebbero in maniera negativa un altro socio forte, tanto che diverse fonti assicurano come siano da tempo alla ricerca di un azionista capace di condividere i rischi d’impresa.

Chiaro che l’eventuale investimento da parte di Hna è subordinato a un riassetto della governance, perché i cinesi vogliano ovviamente poter incidere sulla gestione societaria. Ieri il presidente James Pallotta ha detto di «non aver alcuna opinione sul desiderio di Unicredit di vendere le sue quote, per cui aspetteremo le prossime notizie per saperne di più».